di A. M. Corposanto
A Caterina Venturini, attrice e regista, nata nella “Bottega Teatrale” di Vittorio Gassman a Firenze, potremmo destinare la definizione di “moto perpetuo” senza timore di smentita. Dopo il suo diploma di attrice e quello di Canto al Conservatorio di Ferrara, sua città natale, ha lavorato con diversi registi in oltre settanta spettacoli in teatri italiani e stranieri. Alle attività teatrali ha affiancato esperienze televisive e cinematografiche, oltre a una prolungata collaborazione con RAI-Radio 2. Al suo attivo annovera anche attività di cantante solista, in particolare col trio musicale che prende il suo nome. Il suo ultimo spettacolo “Nessuna pietà per Pasolini” da lei scritto e diretto, dopo la rappresentazione al Teatro Vascello di Roma, è attualmente in distribuzione nei teatri italiani. Da oltre dieci anni, inoltre, con la sua professionalità e creatività, realizza progetti teatrali e culturali di notevole interesse, come quelli che dal 2012 promuove nella Libera Accademia Horti Teatrali a Roma.
Buongiorno, Caterina, lei oggi è un’attrice, regista, scrittrice instancabile, a riprova che non sono necessarie le luci della ribalta per dare energia alle proprie passioni…
Sarà perché io amo il mio lavoro e la sperimentazione… Mi piace, per esempio, proporre spettacoli teatrali sia nella forma del recital (ho dedicato una particolare attenzione alla cultura e tradizione ebraiche) che dello spettacolo a più voci. Mi gratifica il risultato che i miei testi, con la mia regia, siano andati in scena al Teatro Vascello, al Teatro Stabile di Trieste, all’Estate Romana, al Teatro Parioli. Oltre a dirigere importanti rassegne di teatro, ho ideato la prima stagione di Teatro per l’Infanzia al Teatro Vascello e da anni promuovo il Teatro Civile, anche all’interno degli istituti scolastici. Esercito da tanti anni l’attività didattica. Nel 2008, per esempio, ho iniziato la mia collaborazione con la Compagnia Stabile Assai-Casa di Reclusione di Rebibbia, della quale sono stata prima attrice poi regista, diventando responsabile dei laboratori teatrali all’interno del carcere.
Quindi, attori si nasce e formatori si diventa?
O forse è la vita che ti trasforma se tu vuoi e sai dare forma alle tue passioni? Io so soltanto che il teatro mi ha catapultato in un mondo straordinario, che però non si rinchiude nello spazio di un palcoscenico se tu gli dai la possibilità di entrare a far parte della tua vita, quotidianamente. Con risultati straordinari.
Lei oggi è Presidente di un’associazione culturale attiva da quindici anni in Via Giolitti a Roma. Di cosa si occupa?
L’associazione Horti Lamiani Bettivò fu data in concessione dal Comune di Roma (Dipartimento per il Patrimonio) in condivisione con l’Associazione non udenti Roma e Lazio. Oltre a intense attività nell’ambito dell’arte contemporanea, con mostre di grande rilievo e una grande attenzione ai giovani artisti, si sono svolte numerose iniziative di carattere culturale e sociale: corsi di pittura aperti a tutti, coordinati dal maestro Domenico Giglio, allora responsabile artistico delle attività dell’associazione, conferenze di carattere artistico-letterario, performance teatrali e musicali, installazioni. La sala è sempre stata messa a disposizione per le prove della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, dove ex detenuti, detenuti in semilibertà e artisti professionisti partecipano del lavoro dei detenuti ancora reclusi.
Quali sono le attività che la caratterizzano maggiormente?
Innanzitutto formazione artistica, letteraria e promozione di spettacoli dal vivo. E poi corsi di teatro, coro gospel, attività musicali per bambini, cineforum, fotografia, lingua e letteratura straniera. Serate di musica, poesia e teatro. L’associazione è in Via Giolitti e per questa specifica collocazione cerca di cogliere e valorizzare questo luogo che, collocato tra la zona della Stazione Termini e il vivace e multietnico quartiere Esquilino, risulta essere un crocevia di popoli diversi, crocevia di scambi e conoscenza e non solo luogo di povertà e di situazioni ai margini. Da settembre 2012 l’attività di corsi formativi di teatro e altre arti è stata denominata Libera Accademia Horti Teatrali della quale sono responsabile.
Quante persone oggi partecipano alle vostre attività?
Tra soci e corsisti oggi siamo più di cinquanta persone, ma sono in crescente aumento e questo ci conferma il notevole interesse per il nostro impegno nella formazione artistica tra i giovani e meno giovani. E anche al nostro continuo sollecitare, dare vita e forma alle passioni artistiche tra gli adulti per un impiego del loro tempo libero di qualità. Al tempo stesso noi continuiamo a dare costante attenzione ai bisogni e ai temi dell’attualità sociale in un quartiere che chiede partecipazione, solidarietà, e che offre grande arricchimento sul piano umano e culturale a chi lo voglia ascoltare attivamente.
Libera Accademia Horti Teatrali, Via Giolitti 159-163
Tel. 328. 0137395 E-mail hortilamiani@tiscali.it
Segreteria: lun-mar-giov – ore 9,30-10,30
Sito web: www.liberaaccademiahortiteatrali.com