di Maria Rosaria De Simone
Nuove speranze per diagnosticare in maniera veloce il tumore al seno, la malattia più invasiva per le giovani donne. La prevenzione è finora l’arma più efficace in nostro possesso, quella da aggiornare e da utilizzare per potersi difendere e tutelare contro questi rischi.
È attualmente in fase di sperimentazione un test, messo a punto da scienziati australiani dell’SBC Research Institute che, se si dovesse dimostrare efficace, potrebbe essere messo a disposizione degli studi medici e utilizzato da donne di ogni età. In termini semplificati, si potrà effettuare un test sulla struttura del capello attraverso una serie di analisi, che in base alle sostanze presenti, riuscirebbe ad individuare eventuali segnali di un tumore in atto nell’organismo.
Gli studi sono partiti dall’osservazione del fatto che il tumore provochi un aumento dei lipidi nel paziente, che attraverso il loro rilascio nel flusso sanguigno, viene poi incorporato e quindi trovato, attraverso analisi specifiche, nella fibra ottica.
All’atto pratico dunque, nelle donne malate di tumore al seno si registrerebbe una presenza di livelli di grassi superiore a quelli delle donne sane. La stessa dott.ssa Dharmica Mistry, che fa parte del gruppo di ricercatori, si è sottoposta alle analisi ed ha paragonato i suoi livelli di grasso presente nei capelli, con quello delle pazienti che risultavano malate. Al riguardo la dottoressa ha affermato: ‘Le membrane cellulari sono costituite da lipidi, e quello che sembra accadere nel carcinoma mammario è che vi è una maggiore fluidità di questi lipidi. Pensiamo che sia per questo che il cancro è in grado di irrompere’.
Aspettiamo con ansia di conoscere i risultati finali dei test e l’introduzione del nuovo esame preventivo. Attualmente comunque, esistono diversi esami di screening, dalla mammografia fino all’utilizzo recentissimo delle fibre ottiche.