di Stefania Taruffi
Il profumo parla un linguaggio trasversale, che accomuna le persone più diverse. Quando attiviamo l’odorato, è come se si accendesse un sensore della nostra personalità capace anche di influenzare il cervello. Dovremmo imparare a educare l’odorato, assaporando gli aromi che incontriamo, a distinguerli, assimilarli, renderli parte integrante del nostro essere più profondo, rielaborarli in un’emozione. Il naso è principalmente il mezzo che ci permette di respirare ed è importante ogni tanto lasciarsi andare a un ritmo calmo, rilassato e silenzioso, in cui ascoltare il flusso del nostro respiro, lasciandoci avvolgere dalle emozioni. E sarà come riconciliarsi con il ritmo e il flusso della vita stessa. Perché il respiro è vita. E più è profondo, più lo cerchiamo dentro di noi, più riusciamo a stabilire un contatto autentico anche con il mondo esterno, rendendoci parte attiva e integrante dell’universo che ci circonda. Gli aromi, i profumi gli odori, hanno qualcosa di magico: ci trasportano dalla realtà a un mondo immaginario. Da un oggetto, alla nostra proiezione personale rielaborata dalla sensazione che quell’odore ci evoca. E accade che a volte sentendo un profumo, ci ritroviamo in veri e propri viaggi sensoriali che ci portano in una dimensione tutta nostra: alla nostra infanzia, alla persona amata, a un ricordo lontano, in luoghi sconosciuti, in sogni, in stati d’eccitazione ma anche di frustrazione, perché gli odori, non sempre sono buoni.
L’istinto, il coraggio di intraprendere sempre nuovi sentieri per esplorarne le sfumature, i misteri, gli odori, un giorno mi ha condotto per caso in un luogo che sognavo da qualche tempo, magico e misterioso, Profumum, la bottega di un maestro di profumi, ma uno vero. Uno che gira il mondo alla ricerca di materie prime rare e naturali e le sa amalgamare con tale maestria da riuscire a vendere insieme all’essenza anche un viaggio sensoriale, evocando il mistero dell’emozione che l’ha fatto nascere. Entrando in quel luogo ho ritrovato una parte di me, dando un senso al senso dei sensi: l’odorato. Là dimora il mistero olfattivo, una delle vie che conducono all’anima. Ho chiuso gli occhi e assaporato profumi. Il primo viaggio è stato in un bosco. Il maestro mi descriveva quello che io respiravo e per magia sembrava tutto vero! Ho chiuso gli occhi e affondato le mani nell’umida terra feconda, sfiorato il mistero del muschio selvaggio umettato e sfuggente, raccolto la lacrima di brina di un salice, ascoltato il respiro di un fungo solitario in un coro pulsante d’innumerevoli vite danzanti in equilibrio cosmico. Mi sono immersa nello scorrere delle linfe vitali, avvolta nelle essenze ancestrali. Il vortice di profumi mi ha ricongiunto con l’energia della Terra, con il suo cuore pulsante, con la sua potenza creatrice. La terra e la sua vita sono entrate in me ed io in loro. Un respiro denso di caffè per terminare questo viaggio e iniziarne un altro e mi sono ritrovata a solcare mari madidi di sale, respirando profumi di cedro e mirti aromatici, toccando terre lontane e irraggiungibili. Ci sa fare il maestro. Mischiati in una boccetta, non ci sono solo aromi rari, ma anche sogni. Che penetrano nel nostro naso per arrivare dritti all’anima e ai suoi desideri più nascosti.
In un mondo maleodorante in cui si sta cercando di annientare anche gli odori meravigliosi della natura, che spesso è più sintetica della plastica, come certe rose che non profumano più, ben vengano i profumi inventati e creati ad hoc, da portare addosso, discretamente, come parte integrante del nostro essere. Tuttavia, da buona ecologista e amante della natura e dei suoi doni, ritengo che non ci siano odori più buoni e autentici di quelli che solo la natura sa donarci: l’odore dell’erba tagliata, dei fiori, del mare salmastro, della quiete dopo la pioggia, della terra bagnata, della legna nel camino, delle bucce del mandarino, di un tappeto intrecciato, del tek. Per non parlare del buon cibo appena sfornato o di un buon vino corposo. Alcuni odori ci gratificano solo al sentirli. Per non parlare delle stagioni, anche quelle della vita, intrise di odori. Tra poco usciremo dall’uscio di casa e respireremo la primavera, con tutti i suoi aromi densi di speranza. Un respiro di rinascita. E ci sentiremo più vivi che mai.