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100 donne contro i disturbi alimentari

Presentato a Roma il Calendario 2011 di Donna Donna Onlus

di Mario Masi
“Oggi non sono sola! Il sentirsi soli in questo drammatico e pericolosissimo tunnel generato dai disturbi alimentari e dal rapporto sbagliato con il proprio corpo è il vero dramma che rende immobili e sempre più indifesi.

Nadia Accetti

Cento donne unite per urlare un chiaro e forte messaggio per un benessere all’insegna della libertà di essere e apparire per come si è”.
Con queste parole Nadia Accetti, fondatrice di Donna Donna Onlus e ideatrice del calendario 2011 “Unite contro i disturbi alimentari…Il Corpo della donna è vita”, visibilmente emozionata, ha aperto la conferenza stampa che ha avuto luogo presso la sala stampa di Palazzo Montecitorio a Roma.
Anche quest’anno Donna Donna Onlus propone un calendario d’eccezione, con delle straordinarie protagoniste, con messaggi propositivi che diventano punti di riferimento, giorno dopo giorno, contro i disturbi alimentari. E’ la donna vera e autentica la protagonista di questi scatti d’autore che con ironia e seduzione propongono e promuovono un’immagine di bellezza sana, lontana dal falso mito della perfezione.
Una bellezza consapevole, lontana dal mito della donna-stampella e della donna copia-incolla.
Nadia Accetti, ritratta nella copertina del calendario, ha raccontato una bellezza autentica, sana e senza tempo, dove il corpo della donna non è più un solo oggetto di desiderio, ma di una femminilità accogliente, materna ed elegante, dal sapore antico.
Lo stesso nome dato alla sua Associazione, “Donna Donna”, vuole significare una doppia affermazione che racchiude l’essenza dell’essere donna. Donna due volte, con sé stessa e con gli altri: una donna vera, ironica, intelligente, forte e orgogliosa di sé che trova nel sorriso e nella seduzione le armi della sua femminilità al di là dei canoni estetici imposti.
E’ un forte messaggio sociale e culturale quello che ha riunito alcune fra le protagoniste del palcoscenico politico nazionale, donne di spettacolo, del giornalismo e donne straordinariamente comuni, consapevoli che solo un’alleanza forte e vera, fra potrà sconfiggere uno dei mali del secolo: i disturbi alimentari. L’accettazione e l’autostima sono infatti le armi piu’ potenti contro i disturbi alimentari e  un sistema di vita e di valori basato sull’apparenza.
Unite” è la parola chiave: politiche di destra e sinistra sono ritratte felicemente insieme, come le deputate: Deborah BergaminiAnna Paola Concia, Barbara Saltamartini Micaela BiancofioreRosa CalipariBeatrice Lorenzin, Marianna Madia, Giovanna Melandri, Maria Paola Merloni, Fiamma Nirenstein, Luciana Pedoto, Catia Polidori e l’assessore alle pari opportunità del Municipio XII Antonella Tancredi e la presidentessa del consiglio del Municipio XIII Adriana Vartolo.
Sono ritratte anche  inoltre la dott.sa Adriana Bonifacino, le artiste Marta Bifano, Marta Zoffoli, Michela Andreozzi, Claudia Zanella, Giovanna Rei, Marcella Braga, Rosanna Banfi le giornaliste Antonia Matarrese, Luce Tommasi, Annamaria Barbato Ricci e Josephine Alessio.
“Ogni mio scatto – ha detto l’artista Gerad Bruneau– è un omaggio ed un sostegno al messaggio promosso da queste 100 donne, che impudicamente mostrano il loro cervello, reagendo a stereotipi ed omologazioni e contribuendo a liberare dalle catene dei pregiudizi tante loro simili, purtroppo soggette alle distorsioni mentali determinate da anoressia e bulimia”.
Il progetto, fortemente sostenuto da Confartigianato Imprese Roma, nella figura del presidente Mauro Mannocchi, è stato patrocinato da Regione Lazio, Provincia di Roma, Roma Capitale e Alta Roma.
“Con emozione – ha aggiunto la Accetti – sono felice di aver avuto la possibilità di dimostrare concretamente che il corpo della donna è vita e che si può essere belle e assolutamente seducenti anche senza ostentare una femminilità aggressiva e troppo spesso volgare”. Un messaggio importante, per le giovani e non, perché i disturbi alimentari non conoscono età e per la loro violenza distruttiva condizionano tutta la sfera familiare della persona. E il calendario nasce proprio con l’intento di stimolare una presa di coscienza, per non vergognarsi di uscire allo scoperto, imparando a non giudicare e non giudicarsi.
“Il male non solo si può superare, ma trasformare. Solo unite si posso raggiungere importanti obiettivi” ha detto la fondatrice di Donna Donna Onlus che concludendo ha dedicato ai suoi genitori la realizzazione del progetto e quella che ha definito la sua “seconda vita”.
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