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Perché i mondialisti falliranno: intervista a Federica Francesconi

"L’élite globalista, che ha le redini del potere, ha stretto un’alleanza d’acciaio con la tecnoscienza al fine di esercitare un controllo sempre più oppressivo e repressivo sull’umanità"

Federica Francesconi nel suo libro ‘La Caduta del Transumanesimo‘ descrive compiutamente la crisi dell’Occidente. Non solo una crisi finanziaria, ma una crisi di sistema, i cui effetti sono paragonabili a una guerra. Tema peraltro spesso evocato ultimamente dai governanti. E’ una crisi di stagnazione causata dalle irrazionali po­litiche della Transazione ecologica, dal paradigma della decrescita felice, dall’ambizione di creare un uomo ibrido, trasformando gli esseri umani in esseri sovrumani, orfani ormai della dimensione sociale e relazionale, e soprattutto della dimensione spirituale

Nel libro spiega l’origine lontana dell’aggettivo “transumano”, che nasce dall’idea di Julian Huxley, uno dei fondatori della Società britannica di Eugenetica, di poter manipolare l’umanità migliorandola. Quanto ha influito questo orientamento sulla medicina e sulle neurotecnologie del XXI secolo?

L’idea di Huxley di poter migliorare l’umanità sotto il profilo fisico e cognitivo ha ispirato il concetto di “human enhancement” (potenziamento umano), che oggi è l’orientamento di fondo della medicina e delle neurotecnologie. Questa idea si basa sull’assunto che la normalità – intesa non tanto come assenza di patologie fisiche e psichiche quanto come la convivenza del soggetto con esse e la non compromissione di una vita piena e ricca di vitalità – non esiste. A partire dal 2013, infatti, gli psichiatri americani proposero di modificare le linee guida del DSM-5, il manuale diagnostico dei disturbi mentali, attraverso l’introduzione di una nuova definizione di “normalità” e di “salute” in base alla quale “normale” e “sano” è solo il soggetto che non presenta malattie fisiche o mentali. Questo cambio di paradigma ha spalancato le porte alle pratiche e ai trattamenti di potenziamento umano. Per poter acquisire una condizione di “normalità” e di “salute” è necessario ricorrere a un insieme di pratiche e trattamenti medici che aumentano le prestazioni fisiche e cognitive.
Abbiamo visto messa in pratica questa nuova concezione della salute durante il biennio pandemico, quando la somministrazione del siero genico anti-Covid19 in assenza di sintomi a soggetti sani venne spacciata come una terapia in grado di prevenire il contagio, cosa che, dati statistici alla mano e per stessa ammissione di alcuni medici che l’hanno promossa, si è rivelata falsa. In quella situazione passò l’idea che anche soggetti in perfetta condizione di salute hanno bisogno di sottoporsi a un trattamento genico.Federica Francesconi

Nonostante la sperimentazione su 23 macachi con risultati disastrosi, il progetto di Elon Musk di mettere in comunicazione le funzioni cerebrali dell’uomo con l’Intelligenza Artificiale ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Food and drug administration (l’ente regolatorio statunitense in materia di salute pubblica) per la sperimentazione sul cervello umano del chip. Come se lo spiega?

L’élite globalista, che ha le redini del potere, ha stretto un’alleanza d’acciaio con la tecnoscienza al fine di esercitare un controllo sempre più oppressivo e repressivo sull’umanità. Le nuove conquiste della tecnoscienza sono uno strumento di dominio attraverso cui l’élite globalista intende riplasmare l’umanità in senso transumano. La cosiddetta “Rivoluzione digitale”, ovvero la trasformazione della vita umana in una gabbia virtuale, è la meta che i nuovi padroni dell’algoritmo cercano di raggiungere per stringere ancora di più il cappio intorno al collo degli esseri umani. Per questo motivo finanziano e sviluppano nuovi progetti hi tech per ibridare la specie umana con le macchine. Il progetto di impianti di elettrodi nel cervello umano sviluppato dell’azienda Neuralink di Elon Musk va nella direzione tracciata dall’establishment globalista di fondere intelligenza umana e intelligenza artificiale per creare una nuova specie non più umana ma oltre-umana.
Musk ha presentato il nuovo dispositivo di interfaccia uomo-macchina sviluppato dalla sua azienda come un’applicazione rivoluzionaria che tra qualche anno sarà in grado di curare disabilità fisiche, come la cecità, e malattie neurodegenerative in cui è coinvolta la memoria, come il Parkinson e l’Alzheimer. Tuttavia, lo sviluppo di microchip impiantabili nel cervello potrebbe portare ad usi meno nobili e più distopici di quelli auspicati dal filantropo Musk, per esempio, la manipolazione dei ricordi, il condizionamento dei pensieri e il controllo delle emozioni dei soggetti coinvolti, oppure come arma non convenzionale in ambito militare contro eserciti nemici. Tutto ciò a beneficio di gruppi di potere elitari non proprio predisposti a promuovere il benessere psicofisico dell’umanità.

L’Unione Europea ha concesso alle multinazionali del cibo green il via libera per la vendita di insetti provenienti dall’Oriente e di carne sintetica, prodotta chimicamente in laboratorio, e presto lo concederà anche per latte, pesce e uova sintetici. Il famoso principio di precauzione in passato spesso invocato per ostacolare politiche ambientali non gradite sembra non avere più rilevanza.

Oggi sotto attacco è la sovranità, non solo politica ed economica, ma anche sanitaria e alimentare. La recente normativa europea che dà il lasciapassare alla carne sintetica, ai nuovi OGM e al cibo a base di insetti, risponde all’obiettivo di sottrarre alle nazioni, e quindi ai popoli, il controllo sulle fonti di cibo. La proteste degli ultimi mesi degli agricoltori in tutto il territorio dell’Unione Europea sono una reazione al piano della Commissione europea di smantellamento del comparto agroalimentare composto da piccole e medie aziende. Lo scopo è quello chiudere alle persone l’accesso alle fonti di cibo prodotto autonomamente, che dovranno essere sostituite da fonti controllate dalle multinazionali e prodotte in laboratorio, il cosiddetto “cartello dei veleni” come lo chiama l’attivista Vandana Shiva. Ecco spiegate le leggi che negli ultimi anni i singoli Stati membri dell’UE hanno approvato per favorire la dismissione dei terreni coltivabili da ridestinare alla produzione di energia green (pannelli fotovoltaici e pale eoliche). Anche queste politiche di distruzione dell’agricoltura e dell’allevamento rientrano in un piano più ampio di annientamento dell’umanità e di conversione al nuovo paradigma transumanista. Nelle intenzioni dei maghi neri del Mondialismo gli esseri umani, infatti, dovranno dipendere da organismi sovranazionali anche per quanto riguarda l’approvvigionamento degli alimenti.

Bergoglio ha dedicato un’intera enciclica, la ‘Laudato si’, al tema dell’ambientalismo sostenendo che «è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo». Qual è il ruolo della Chiesa rispetto al Transumanesimo?

Federica Francesconi
Federica Francesconi

Con la salita di Bergoglio al soglio pontificio la Chiesa ha deragliato dai binari della sua dottrina e si è pericolosamente avvicinata al nuovo paradigma antropologico del Transumanesimo. Nell’Enciclica Humanae Vitae del 1968 Paolo VI aveva posto l’accento sulla dignità umana come Dono di Dio e come priorità da difendere contro la mercificazione dell’essere umano da parte dell’economia e della scienza. L’idea della dignità umana come principio inviolabile fu ripresa e rafforzata da Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate del 2009, dove si condanna un uso sconsiderato della ragione umana come volontà di potenza e di sopraffazione al servizio di una scienza senza coscienza. In quel documento Benedetto XVI ribadiva che ci sono alcuni principi etici non negoziabili, tra i quali l’inviolabilità del corpo fisico, sempre più reso ostaggio dei falsi prodigi della tecnoscienza.
Oggi è la tecnoscienza a dettare alla Chiesa di Bergoglio le linee guida in materia pastorale e dottrinale. Il pontificato di Bergoglio si caratterizza, infatti, per un’apertura acritica ai progressi della scienza. Nonostante alcune dichiarazioni di principio sul primato della legge morale naturale, Bergoglio ha aderito alla falsa narrazione pandemica definendo il siero genico “un atto d’amore” e ha sposato in toto la transizione green dando, con la pubblicazione dell’enciclica Laudato si e con vari pronunciamenti pubblici, l’avallo della Chiesa alla falsa emergenza climatica, che fu creata a tavolino nel 1972 dal Club di Roma per spingere le persone ad accettare la decrescita economica. L’allineamento del pontificato di Bergoglio al Great Reset, il grande progetto di rifondazione della civiltà umana in senso transumanista, ha portato perciò il magistero ecclesiastico a tradire se stesso in nome di un progressismo che ha come vero obiettivo la decrescita demografica ed economica, che altro non è se non eugenetica riproposta in chiave transumana e ammantata di una veste di umanitarismo.

L’Occidente è entrato in crisi. una crisi di sistema. I BRICS distruggeranno l’idea del mondo unipolare?

I BRICS sono un fenomeno geopolitico attraversato da alcune contraddizioni interne. Certamente rappresentano dal punto di vista economico e militare un contrappeso all’egemonia del fronte unipolare rappresentato dall’Occidente con la sua visione tecnototalitaria di un governo unico mondiale. La crisi di sistema che sta investendo l’Occidente unipolare è causato principalmente dall’imposizione da parte dell’élite dominante del nuovo paradigma della “decrescita felice”, che ha portato all’attuazione di politiche di transizione green, le quali a loro volta hanno causato una contrazione dell’economia dei paesi occidentali. L’Occidente non produce più, a fronte di paesi come la Cina, l’India e la Russia le cui economie, invece, crescono costantemente. L’espansione dei BRICS sul piano economico e geopolitico rappresenta, quindi, un colpo mortale all’imperialismo angloamericano, che per poter restare in piedi ha forgiato una nuova versione del capitalismo, entrato nella sua fase terminale, il cosiddetto “capitalismo della sorveglianza”, fondato sulla centralizzazione del potere politico ed economico esercitato da organismi transnazionali, a loro volta controllati dall’élite finanziaria che possiede il 98% della ricchezze e delle risorse del pianeta.
Il Great Reset promosso dal World Economic Forum non servirà a salvare il modello unipolare dal suo collasso: la dedollarizzazione in corso, il risveglio del continente africano che vuole affrancarsi dal colonialismo occidentale, la comparsa dei BRICS sulla scena internazionale, sono alcuni segni dei Tempi che preannunciano la caduta di un ordine che ha retto per 80 anni, ma che oggi non è più compatibile con lo sviluppo spirituale dell’umanità. Si sta formando un’alleanza planetaria tra potenze emergenti che rifiuta l’agenda mondialista. Il filosofo russo Alexandr Dugin chiama questo fenomeno “Il Grande Risveglio” contrapposto al Great Reset. Si tratta, pertanto, di uno scontro di civiltà, cioè di uno scontro tra visioni del mondo inconciliabili. La guida morale dei BRICS è la Russia, con la sua difesa dei valori tradizionali da contrapporre al degrado morale di un Occidente in cui dilaga senza freni la deriva transumanista. Nonostante il ruolo positivo rivestito dai BRICS sul piano geopolitico, non possiamo però dimenticare che la Cina oggi fa da apripista ad alcuni progetti transumanisti che la inglobano nel nuovo paradigma del capitalismo della sorveglianza: il credito sociale, il riconoscimento facciale tramite identità digitale, il recente progetto finanziato dal governo cinese di produzione di centinaia di androidi da utilizzare in ambito industriale e militare ecc. La speranza è che la Russia riesca a controbilanciare all’interno dell’asse dei BRICS queste spinte della Cina verso la conversione transumana della civiltà.

di Mario Masi

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