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Haunted Identity, intervista a Giuseppe Lo Conti

Intervista a Giuseppe Lo Conti regista di "Haunted Identity". Girato in diciotto giorni lo scorso novembre, in concorso per il David di Donatello.

Haunted Identity è un film di drammatico scritto, montato e diretto da Giuseppe Lo Conti, con protagonisti, tra gli altri, Alessia Tramutola, Daniele Ferrari, Johanna Polanco Santos, Erik Domenico Bia e Salvatore Manuli.

Il film è una produzione firmata Dark Eagle Film Production ed è disponibile in streaming dal 25 febbraio 2021 su Amazon Prime Video e Chili Tv.

Come nasce questa regia?

L’idea per questa regia, per questo film nasce da molto lontano. La mia carriera da regista inizia esattamente a febbraio 2012, l’anno in cui ho finito gli studi, e il mese in cui ho scritto la mia prima sceneggiatura per un cortometraggio thriller “L’incubo”, cortometraggio che nei tre anni successivi ha vinto 2 volte a Los Angeles e 1 a Londra e in Asia. Dopo quel corto ho scritto la mia prima sceneggiatura, ancora non aveva un titolo ma a distanza di 9 anni ha avuto anche un titolo, una distribuzione e un percorso ben delineato, il film che tutti conosciamo come “Haunted Identity”.
Questa sceneggiatura è stata completata in estate 2019 e da quando l’ho iniziata nel 2012 , ha subito svariati cambiamenti fino a diventare quella definitiva che tutti conosciamo(anche se durante le riprese ho dovuto cambiare qualcosa causa COVID). Principalmente è stata scritta come fosse un horror ma si è trasformata in thriller psicologico, poiché col passare del tempo ho capito che è questo il genere di film che più mi attrae, poiché non c’è cosa più subdola, intrigata, confusa e instabile della psiche umana. Di fatti per il prossimo progetto che ha a che vedere sempre con la psiche umana, sto collaborando con una psicologa in modo da “capirla” meglio o quantomeno cercare di capirla.

Durante le riprese quale è stato il momento culminante? Il momento più significativo mentre giravate le riprese?

Diciamo che non posso suddividere il periodo delle riprese in un momento più o meno culminante. Le riprese hanno avuto la stessa intensità dall’inizio alla fine per vie della situazione in cui ci siamo ritrovati a lavorare. Se dovessi però pensare ad un momento più di punta, senza alcun dubbio penso alla settimana in cui sul set c’era l’attore Daniele Ferrari. Ovviamente tra gli attori lui è stato colui che aveva più esperienza per quanto riguarda un set cinematografico in quanto gli altri attori erano tutti attori alla loro prima apparizione, quindi avere lui sul set è stato qualcosa di magnifico. Io ho sempre lavorato con attori alle prime armi quindi per me dirigere un attore del suo calibro è stato stupendo, riuscivamo ad organizzare il suo personaggio senza alcun problema, per un certo senso mi ha alleggerito di molto il lavoro, anche dispensando prove e consigli agli altri attori spronandoli a fare meglio. Quindi senza alcun dubbio quella settimana, che è stata anche la settimana centrale delle riprese, è stato il momento culmine.

Parlami delle difficoltà dovute a questo periodo storico, umano, particolare. Quali sono state e come le avete gestite

Il film sostanzialmente è iniziato perseguitato dalle difficoltà. Basti pensare che il cast principale era stato selezionato ed ingaggiato già ad Agosto 2019 con le riprese fissate a Marzo 2020. Poi è iniziata l’apoteosi… La strada che avevo delineato per il film ha iniziato a vacillare. Il film pronto era stato stimato per Luglio, in modo da poter partecipare ai più grandi festival come quello di Venezia, di Berlino, di Londra, i David e il Taormina film festival (abitando io a 20 minuti da Taormina sarebbe stato punto d’orgoglio poter partecipare) ma con il lockdown di Marzo 2020 tutti i piani sono stati scompigliati. La ripresa per una piccola produzione come la mia non è stata semplice. Dopo aver perso gli sponsor ufficiali per il lockdown non avevo tante altre chance per portare a termine il progetto. Infatti a fine settembre avevo deciso di annullare le riprese e rimandarle al 2021 perdendo di fatto gli accordi che ero riuscito a stipulare in un anno di lavoro. Poi ho avuto una sola occasione a metà ottobre ed ho deciso di coglierla, così in una settimana ho rifatto i casting per i personaggi che mancavano e per quelli che nel frattempo si sono tirati indietro, ho ricercato le location e la crew. Ho iniziato le riprese il 2 novembre 2020 e le ho finite il 20 dello stesso mese (Proprio il giorno del mio compleanno lol). Abbiamo lavorato per 18 giorni intensi, sfruttando anche il sabato e la domenica per finire in tempo poiché c’era l’ombra di un nuovo lockdown che aleggiava su di noi… In 18 giorni di riprese ho avuto 18 giorni di problemi, un attore si è tirato indietro il giorno prima delle sue scene lasciandomi letteralmente fermo, poiché le scene erano state organizzate in modo da non far perdere tanto tempo agli attori data la situazione, un negozio di abiti con la quale avevo un accordo da tanto tempo, per paura del covid non mi ha dato più il consenso a girare al suo interno e altre situazioni simili per tutti e 18 giorni. Mia moglie in quei giorni andava avanti e indietro a cercare di trovare delle soluzioni pratiche, infatti la scena della mostra è stata allestita alle 5 del pomeriggio e noi dovevamo iniziare a girare alle 6 dopo che un altro imprenditore si era tirato indietro….abbiamo letteralmente lavorato sul filo del rasoio, se solo una cosa sarebbe andata storta adesso non avrei avuto un film da mostrare!!!

Però nonostante tutto il film è uscito su Amazon Prime Video e cosa più importante è ufficialmente in concorso ai David di Donatello 2021, l’unico festival alla quale sono riuscito a partecipare e spero dipoter apprendere dopo il 15 marzo alla fine delle selezioni da parte dei giurati di aver guadagnato una candidatura, il chè sarebbe davvero meglio di una vittoria dato il percorso fatto.

Il superamento di tutti questi ostacoli ha portato alla realizzazione concreta di questo film. Una tua impressione finale in merito. Le gioie, i dolori, le soddisfazioni? C’è stata qualche partecipazione inattesa?

Nonostante gli ostacoli della quale ti ho parlato siamo riusciti a fare un buon prodotto e non lo dico io da regista ma il riscontro che sta avendo in questo primo periodo d’uscita. Ovviamente tutto questo parlarne da parte di riviste, critici e semplici cinefili, mi dà una sensazione di orgoglio che non credevo di poter provare. I messaggi che mi arrivano soprattutto in privato mi fanno capire di aver fatto qualcosa di davvero grande per il periodo e il modo in cui è stato fatto.
Non nascondo che la sera in cui per la prima volta il film era disponibile su Amazon, alla ricezione dei primi messaggi di complimenti e di foto di persone che guardavano il mio film, mi è uscita qualche lacrima di gioia, perchè, in quel messaggio anche se banale, tutti i miei sforzi, arrabbiature, momenti di grande stress e momenti di dubbi se proseguire o meno, sono stati ripagati al meglio.
Come la penso io, non a tutti piace la stessa cosa, poi un film è la cosa più soggettiva che possa esserci, quindi mi aspetto anche l’ondata di critiche che non mancheranno ma sono comunque orgoglioso, contento e soddisfatto dell’obbiettivo raggiunto. Mi dispiace che giusto in questo periodo i cinema siano rimasti chiusi, perchè da quando ero bambino che sogno di vedere il mio
film sul grande schermo, quindi speriamo che alla prossima uscita i cinema siano riaperti.

di Lara Ferrara

 

1 COMMENTO

  1. La storia sarebbe interessante, peccato sia priva di adeguata suspence e la recitazione lasci davvero molto a desiderare. Piacevole l’ambientazione.

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