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Ecologia del vivere: quando a tradirci, sono coloro di cui più ci fidiamo

di Stefania Taruffi
 

Genitori non si nasce, si diventa. C’è chi è più o meno portato a svolgere questo ruolo, chi ce l’ha dentro il DNA e chi invece non riesce a diventarlo mai, proprio non ce la fa. Poi c’è una folta schiera di padri e madri che svolge questo ruolo con amore, dedizione e forte senso di responsabilità. D’altronde, qualsiasi sia il nostro atteggiamento di fronte al dovere di genitore, i figli che mettiamo al mondo esistono, si formano e crescono secondo quello che vivono e vedono nei primi anni della loro esistenza, in cui i genitori svolgono un ruolo determinante. Inutile affermare qui quanto sia importante il nostro esempio, la presenza, l’educazione che impartiamo loro. Inutile ricordare che i genitori sono le uniche persone di riferimento dei bambini che di loro si fidano ciecamente, di cui non possono farne a meno, visto che ne sono totalmente dipendenti.

Poi ci sono i mostri. Quegli uomini, quei padri, che tradiscono la fiducia delle proprie figlie e abusano di loro sin da piccole per anni, senza tregua. Quegli uomini malati, che educano la loro bimba indifesa a una visione perversa della paternità, a un’affettività insana, ingiusta e violenta.

Nel mondo circa 40 milioni di bambini sono ogni anno vittima di abusi, che in molti casi sfocia in tentativi di suicidio, per quanto sono destabilizzanti queste situazioni.

L’ultimo mostro denunciato è di Belluno, ora condannato a 16 anni di carcere per aver abusato della figlia da quando era piccolissima, 4 anni appunto, per tutta l’adolescenza e fino ai 19 anni. Per tanti anni, minacciata dal padre, aveva tenuto dentro di sé quest’orribile segreto, un incubo agghiacciante consumato fra le mura domestiche che avrebbero dovuto proteggerla. Fino al gesto coraggioso di raccontare tutto alla madre, che non si era accorta di nulla.

Come donna e come madre mi chiedo come non si faccia a percepire una simile situazione in casa propria. Per la maggior parte delle persone sensibili e che hanno a cuore la vita dei figli, questa indifferenza che rasenta l’omertà appare assurda. Tuttavia, nel triste panorama delle famiglie esiste anche questo. Esistono genitori che abusano dei propri figli e anche genitori assenti che non si accorgono di nulla, perché non riescono, o non vogliono, vedere col cuore, ma neanche con i sensi, compreso il sesto che spesso aiuta le mamme a percepire anche i microcosmi sotterranei, gli spazi indifesi e i dolori che vivono nelle anime dei propri figli.

Guardandomi intorno mi accorgo che sono sempre di meno i genitori accorti, sensibili e attenti alle anime dei propri figli. La maggior parte li riempie di percosse e minacce, di denaro e regali, di solitudine e indifferenza. Un figlio è un atto d’amore incondizionato, fa parte di noi visceralmente e abbiamo il dovere di proteggerlo. Da tutti, a volte, purtroppo, anche dal padre.

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