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Il medico del futuro non prescriverà medicine

Di Luigi Gallo
Il medico del futuro non prescriverà medicine, ma s’interesserà dei suoi pazienti, dando importanza all’aspetto umano, alla dieta, alle cause e alla prevenzione delle malattie
Thomas Edison
Una Commissione dell’Organizzazione Mondiale della Salute, promosse alcune ricerche presso alcuni monasteri tibetani. Fu esaminato il 90% dei monaci, alcuni di questi in età molto avanzata. La conclusione di detti studi fu che i monaci, rispetto alla loro età, erano fisicamente in forma e quasi completamente in salute. Il 60% non aveva carie dentarie, malattie cardio-circolatorie o problemi digestivi.
monaco buddistaLa loro dieta è molto modesta. Non hanno frigoriferi né stufe a gas; Non mangiano mai carne, zucchero e prodotti raffinati. I principali prodotti nella loro dieta sono torte di orzo, tè alle erbe e acqua fresca. Rape, carote e riso sono introdotti in estate.
Secondo i dati ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi
cosiddetti sviluppati come gli USA, la Germania, la Francia dove il consumo di latte, carne e prodotti raffinati rappresentano i principali prodotti nella dieta, il livello generale di salute è molto basso. Negli USA, per esempio, due famiglie su tre hanno avuto casi di cancro, due persone su cinque soffrono di diabete. Malattie croniche colpiscono il 19% della popolazione, cioè equivale a dire uno su cinque!
In Germania il 20% della popolazione soffre di diabete, e il 20% dei bambini dagli 8 ai 16 anni hanno problemi di sviluppo sia fisico sia mentale. Reumatismi e infiammazioni alle articolazioni colpiscono il 15-17% delle persone.
In Francia le allergie affliggono il 15-20% dell’intera popolazione. Ci sono 450.000 bambini sotto I 18 anni che hanno problemi di udito e di vista e 1.500.000 di bambini intorno ai 6 anni e meno che soffrono di asma. Nei Paesi a più alta e avanzata industrializzazione i numeri dei bambini nati con problemi di salute si è raddoppiato negli ultimi 25 anni!
Un antico proverbio orientale dice che “spesso usiamo la forchetta e il cucchiaio per scavarci la fossa”.
Oggi, più di 200 differenti virus sono tirati in causa come responsabili dei sintomi delle comune influenze, tuttavia, non sono state ancora identificate le cause del 30-50% delle comuni malattie influenzali. Perché non sono state ancora identificate? Questi sospetti microrganismi si nutrono del muco prodotto durante le nostre influenze. Quel muco è il risultato di sbagliate abitudini alimentari. In primavera e in autunno il corpo epura dall’eccessiva quantità di muco accumulata.
I germi si nutrono del muco in eccesso e in tal modo lo distruggono, in effetti, ci aiutano a ripulire il nostro corpo. Che facciamo noi allora? Assumiamo medicine per sbarazzarci dei farmacimicrobi. In questo modo noi uccidiamo chi, in effetti, ci sta aiutando a eliminare il muco in eccesso dentro di noi. Dopo di ciò, ci ammaliamo di nuovo con i comuni raffreddori e influenze. Le cause del problema rimangono, soltanto che questa volta un diverso ceppo di microrganismi si nutre del muco. Anno dopo anno, in primavera e in autunno, aumentano sempre più le epidemie influenzali: naso congestionato, dolori articolari e altri comuni sintomi. Esistono in commercio sempre più medicine che uccidono i microbi. I germi, vogliono vivere e trovano il modo di diventare immuni alle nostre droghe. Da qui ha inizio una lotta furibonda nel nostro corpo: più forti sono i farmaci per combattere i germi e più bravi diventano questi a diventarne immuni. Chi è il perdente in questa guerra? La nostra salute! Tutte le droghe o farmaci, per quanto considerate innocue, causano effetti collaterali.
Quali sono le cause delle nostre comuni influenze? Sono i depositi di scarto accumulati nel nostro corpo. Se non siamo più in grado di eliminarli, l’intestino crasso diventa il deposito di tutti gli scarti. Da qui parte tutto il muco tossico ed è distribuito nel corpo dal sistema venoso. Quando la quantità di muco tossico diventa dannoso, il nostro organismo tenta di ripulirsi attraverso il naso, e questo diventa quello che noi chiamiamo il comune raffreddore. Quando poi i batteri e i virus invadono il muco, portano infiammazione e febbre.
Per dimostrare che molte delle nostre malattie sono causate da diete non corrette, prendiamo in considerazione il record di longevità degli abitanti di Hunza Valley in India. La media di longevità tra i 32.000 abitanti è di 120 anni. Qual è il loro segreto? Sir Robert McCarrison, un medico scozzese che visse a Hunza Valley per quindici anni, concluse che il principale fattore di longevità degli abitanti è la loro dieta. Sono vegetariani e la loro usuale dieta consiste in frutta cruda e verdura in estate, mentre in inverno consiste principalmente nell’assunzione di germogli di grano, albicocche secche e formaggio di pecora. Ritornando in patria il dottor McCarrison condusse una serie di esperimenti sugli animali, per convincersi ulteriormente del nesso tra longevità e dieta. Un gruppo di animali fu nutrito con pasti tipici della famiglia londinese (pane bianco, aringhe, zucchero raffinato, verdure confezionate in scatola etc.) e risultò che questi si ammalavano facilmente delle stesse malattie degli umani. L’altro gruppo di animali fu alimentato con la stessa dieta degli abitanti di Hunza Valley. Gli animali restarono in salute, vivendo molto più a lungo.
Spesso si ritiene che il clima incida sulla longevità. Non è così. Infatti, altre popolazioni che vivono in un clima identico a quello di Hunza Valley, soffrono di problemi di salute e vivono la metà. Il clima pulito di montagna non li protegge dalle malattie, perché la loro dieta non è salutare.
Sappiamo tutto sui computer, sulle macchine elettroniche ma non siamo in contatto col nostro corpo, vivendolo come un perfetto estraneo.

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