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"Semplicemente Godard" a gennaio e febbraio al MIC di Milano

di Lara Ferrara
Dal 17 gennaio al 2 febbraio, presso il MIC, Museo Interattivo del Cinema a Milano, Fondazione Cineteca Italiana proporrà la retrospettiva “Semplicemente Godard”, rassegna dedicata al grande regista francese Jean-Luc Godard con tredici suoi capolavori degli anni’60, decennio in cui rivoluzionò il linguaggio cinematografico: tutte le pellicole in programmazione.
Insuperabile nell’illustrare le parole con immagini e luci, critico ancor prima che regista, Jean-Luc Godard è uno dei grandi maestri del cinema francese. Storia della sua lunga carriera, dalla militanza nei “Cahiers du Cinema” ai suoi ultimi lungometraggi
Nato il 3 dicembre del 1930 a Parigi, Jean-Luc Godard proviene da una famiglia protestante molto ricca, appartenente all’alta borghesia svizzera: la madre è figlia di banchieri, mentre il padre è medico. Dopo aver compiuto i primi studi in un collegio elvetico, durante l’adolescenza torna nella città natale, dove frequenta il liceo e la Sorbona: nel 1949 ottiene il diploma in Etnologia.
Poco dopo, inizia a scrivere critiche cinematografiche su riviste specializzate come “Cahiers du cinéma” e “Arts”. Il primo articolo risale al 1950, si intitola “Joseph Mankiewicz” e compare sulla “Gazette su cinéma”. L’approdo ai “Cahiers du cinéma”, invece, avviene due anni più tardi, quando, utilizzando lo pseudonimo di Hans Lucas, si occupa della recensione de “L’altro uomo”, opera di Alfred Hitchcock, e propone un saggio chiamato “Difesa e illustrazione del decoupage classico” nel quale manifesta la propria visione delle arti totalizzante.

Godard è prima di tutto un critico che un cineasta. Nel 1950 fonda con Rivette e Rohmer il mensile “La revue du cinéma”, di cui però vedranno la luce solo 5 numeri, nei quali egli realizzerà una manciata di scritti con lo pseudonimo di Hans Lucas.
Frequenta costantemente i piccoli cineclub e la Cinémathèque, preferendo questi a un’istruzione specifica alla Sorbona, nell’istituto di filmologia.
E’ in questo periodo che si avvia il suo vero e proprio processo cinematografico attivo, con la concezione di Cinema come continuazione della realtà e della vita, con la militanza nei Cahiers du Cinema e con i suoi primi cortometraggi quali “Une femme coquette”, “Charlotte et Véronique”, “Charlotte et son Jules” (con un già brillantissimo Jean-Paul Belmondo) e “Une histoire d’eau” dove la Lei dice “Di solito me ne frego dell’immagine, è il testo che conta. Ma questa volta ho torto perché qui tutto è bello”. Il racconto si snoda sopra le inquadrature, non come commento o al loro servizio, ma come materia cinematografica autonoma, colonna sonora dichiaratamente sovrapposta. Il rapporto fra parole e immagini trascina con sé il problema del rapporto fra le parole e le cose, che per Godard è il problema stesso della regia.
La rassegna Semplicemente Godard propone dunque una selezione dei film più incisivi di Godard, capace di rivoluzionare il linguaggio cinematografico realizzando opere di forte valore innovativo come Vivre sa vie, À bout de souffle, Le Mépris. Le Livre d’image in particolare rappresenta un film sperimentale, un lavoro di montaggio di storia del cinema e Storia recente, tra Olocausto e orrore contemporaneo, tra mondo arabo e mondo occidentale.
Milano – Ecco la programmazione dei film proiettati nella rassegna Semplicemente Godard:
Giovedì 17 gennaio, ore 17.00 – Le Mépris (Il disprezzo). Ore 20.30 – Le Livre d’image – in escusiva
Sabato 19 gennaio, ore 17.00 – Deux ou trois choses que je sais d’elle (Due o tre cose che so di lei). Ore 20.30 – Le Livre d’image
Mercoledì 23 gennaio, ore 17.00 – À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro). Ore 20.30 – Le Livre d’image.
Giovedì 24 gennaio, ore 15.00 – Une femme est une femme (La donna è donna).
Venerdì 25 gennaio, ore 17.15 – La Chinoise (La cinese).
Sabato 26 gennaio, ore 17.00 – Masculin féminin (Il maschio e la femmina). Ore 20.30 – Le Livre d’image.
Martedì 29 gennaio, ore 15.00 – Made in U.S.A (Una storia americana). Ore 17.00 – Une femme mariée (Una donna sposata).
Mercoledì 30 gennaio, ore 20.30 – Le Livre d’image.
Giovedì 31 gennaio, ore 17.00 – Il bandito delle 11.
Venerdì 1 febbraio, ore 15.00 – Le petit soldat. Ore 17.00 – Vivre sa vie (Questa è la mia vita).
Sabato 2 febbraio, ore 15.00 – Bande à part. Ore 17.00 – Agente Lemmy Caution: Missione Alphaville.
I biglietti per i film costano 6,50 euro (intero) o 5 euro (ridotto con cinetessera). Ingresso adulto + bambino 7 euro. Gratuito dai 16 ai 19 anni. Per informazioni contattare la Cineteca di Milano via telefono 02 87242114 o via email.

MIC

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