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Arte e scienza al Macro con il progetto Telic* CONNECT THE DOTS and SEE THE UNSEEN

MACROeo (electronicOrphanage) presenta sabato 28 aprile 2012, dalle ore 13.13, il Global Astronomy Day – Rome, primo progetto Telic* CONNECT THE DOTS and SEE THE UNSEEN.
L’evento è incentrato sul rapporto tra arte e scienza, con l’obiettivo di far riflettere artisti e visitatori sulle possibilità di percezione dell’universo, la sua interpretazione e la sua rappresentazione, attraverso workshop, proiezioni e postazioni internet che permetteranno di visionare lavori di artisti liberamente fruibili on-line.
L’evento si svolge nell’ambito del GLOBAL ASTRONOMY MONTH 2012 (GAM), organizzato da Astronomers Without Borders, un’organizzazione che riunisce astronomi professionisti, educatori e curiosi del cielo di ogni parte del mondo, con l’intento di diffondere l’interesse per l’astronomia e la sua conoscenza.
*Telic e’ un termine MACROeo. Denota il fatto, che le opere d’arte presentate in questo evento, usano i mezzi tecnologici in una maniera specifica e non solamente per ragioni esistenziali.  http://www.electronicorphanage.com/telic
Gli artisti:

Laurent Faulon e Delphine Reist, attualmente in residenza all’Istituto Svizzero di Roma. Una volta sceso il buio, il primo posizionerà un’auto nel cortile del MACRO che, a intervalli regolari, accenderà una costellazione di luci a terra, tra cui poter camminare. La Reist proietterà nell’Auditorium il video Avèrse, realizzato nel 2007 e acquisito dal Centre Pompidou di Parigi, in cui luci al neon cadono dal soffitto, sbriciolandosi a terra una dopo l’altra, come stelle cadenti.
Stefano Canto, artista romano, la cui ricerca esplora le dinamiche dello spazio, naturale e artificiale, in relazione all’uomo, all’architettura e al contesto sociale, ha realizzato un’istallazione site specific Run to the space, concentrata sull’occupazione visiva e sonora dello spazio cosmico da parte di oggetti inviati dalla terra. L’installazione si compone di un video, proiettato nell’ambiente circostante attraverso un prisma rotante, che mostra una serie d’immagini di satelliti abbandonati, trovate su Google, e tre tracce audio che riproducono delle registrazioni realizzate negli anni ‘60 dai fratelli Cordiglia: il segnale di funzionamento del satellite Sputnik 1, primo satellite inviato nello spazio; il battito cardiaco della cagnolina Laika, primo essere vivente ad essere stato inviato ufficialmente nello spazio, e un messaggio in codice Morse di “SOS a tutto il mondo” proveniente da una missione sconosciuta, non ufficializzata. (Il video è stato realizzato da Giulio Magnolia).
Il duo AOS – Art is Open Source (S. Iaconesi/O. Persico) presenterà un’installazione e un workshop che giocano sull’inversione dell’asse terra/cielo. L’installazione This.astro crea un cielo, in cui le espressioni emozionali sui social network definiscono nuove costellazioni. Ogni stella è un essere umano che nel suo esprimersi digitale quotidiano manifesta desideri, tensioni, stati emotivi. Nel workshop Come in cielo così in terra, seguendo percorsi ispirati alle forme delle costellazioni, i partecipanti passeggeranno per le vie di Roma con smartphone e tecnologie location based che permetteranno di creare una nuova topografia urbana, fatta di stelle.
Infine, in diretta streaming dal Radio telescopio di Dwingeloo in Olanda, Daniela De Paulis proietterà sul touch screen del MACROeo una live performanceOPTICKS, durante la quale, da una stazione situata in Inghilterra, l’artista invierà sulla Luna una serie di immagini digitali provenienti da tutto il mondo, tradotte poi in onde radio. L’artista è la pioniera del Visual Moonbounce, una nuova forma di comunicazione visiva tra la Terra e la Luna.
PROGRAMMA
• ore 14.04: workshop AOS – ART IS OPEN SOURCE Come in cielo, così in terra
(prenotazione: info@artisopensource.net)
• ore 18.18: video-installazione di Delphine Reist
• ore 20.20: performance di Laurent Faulon e Daniela De Paulis

È consigliato portare uno smartphone con sé.

www.macro.roma.museum

 

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