La Croazia diventerà il ventottesimo Paese membro dell’dell’Unione Europea il primo luglio del 2013. Ad annunciarlo il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Durao Barroso che lo ha definito “un giorno storico per la Croazia e per l’Ue”. “In questo momento significativo – ha commentato Barroso – voglio plaudire alle autorita’ croate, in particolare all’attuale governo, per il duro lavoro di questi ultimi anni. Ma ancora di piu’, mi voglio congratulare con il popolo croato: l’ingresso nella famiglia delle nazioni europee e’ prima di tutto e soprattutto il vostro successo!”.
“Per quanto riguarda la Commissione, il lavoro e’ stato completato, ora tocca agli stati membri fare le ultime valutazioni sui negoziati e decidere se possono considerarsi concluse e firmare il Trattato di adesione”, ha spiegato il commissario all’Allargamento Stefan Fuele, dicendosi “ottimista”, in quanto “i negoziati sono stati profondi e sostanziali”. Era il 2005, quando Zagabria fece domanda di adesione, “sono passati sei anni in cui la Croazia e’ cambiata in modo pazzesco e che hanno trasformato il paese in una democrazia matura e in un’economia di mercato che funziona”, ha asserito Fuele. La speranza è che l’entrata della Croazia “provochi uno slancio in tutta l’area dei Balcani occidentali” in modo che “piu’ avanti nell’anno”, Bruxelles possa assegnare lo status di paese candidato e aprire i negoziati con altri Paesi dell’area, come per esempio la Macedonia.