di Marco Milano
E’ stato il telescopio Geodss del programma Linear (Lincoln Near Earth Asteroid Research) a Socorro, nel New Mexico, a individuarlo per primo quattro giorni fa. L’asteroide 2011 MD sorvolerà domani la costa antartica, a circa 12mila chilometri di distanza. Il passaggio è previsto attorno alle 19.15 e secondo gli esperti del Jet Propulsion Laboratory della Nasa “L’asteroide non rappresenta una minaccia per la terra”. Normalmente, infatti, asteroidi di queste dimensioni tendono a disintegrarsi al passaggio in atmosfera. Il 2011 MD ha un diametro calcolato tra gli 8 e i 18 metri e rappresenta l’oggetto celeste più grande a raggiungere distanze così ravvicinate alla Terra, da quando sono attivi i programmi di sorveglianza sui Neo (i Near Earth Objects).
Il record per la distanza minima raggiunta spetta, tuttavia, a 2011 CQ1, un asteroide più piccolo – 1 metro di diametro – arrivato a sorvolare il nostro pianeta lo scorso 4 febbraio per una distanza di ‘soli’ 5.480 chilometri. Considerando le sue dimensioni – paragonabili a quelle di un autobus – e la magnitudine 11 di luminosità durante il massimo avvicinamento, l’asteroide potrà essere visibile con un buon telescopio. L’Italia è esclusa dalle zone privilegiate, che comprendono solo alcune regioni americane, del Pacifico e dell’Asia orientale. Il prossimo appuntamento con un pezzo di roccia spaziale è previsto per il 9 novembre 2011, quando passerà nei paraggi della Terra 2005 YU55, l’asteroide di 400 metri di diametro scoperto sei anni fa dallo Spacewatch Project in Arizona.
L’ MD replicherà il passaggio di domani nel 2022.