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Fareambiente Giovani a Dedalo 2011

Sono intervenuti durante il dibattito: “Associazionismo e Metapolitica”, Dedalo 2011, Federica Ricci, responsabile nazionale giovani di FareAmbiente, e Peter Lewis Geti, vice-responsabile e coordinatore giovani regione Toscana. L’evento è stato moderato da Marco Castagna, coordinatore Giovane Italia provincia di Bari.
Ad aprire il dibattito è stato Andrea Roberti, Forum Nazionale dei Giovani e Presidente ASI, il quale ha definito il ruolo dell’associazionismo un importante punto di incontro tra  le generazioni e momento di aggregazione sociale. L’associazionismo è uno strumento di cui lo stesso mondo politico deve avvalersi per diffondere le proprie idee e per fare attività sul territorio al fine di creare consensi.
Significativo l’intervento della Ricci sulle politiche ambientali come impegno trasversale della politica che deve obbligatoriamente vedere i giovani impegnati in prima linea. “Ricordiamo che le scelte di oggi condizioneranno il nostro futuro,  per questo motivo abbiamo il dovere e l’obbligo morale di poter decidere le migliori strategie da intraprendere in materia ambientale. FareAmbiente giovani è una realtà consolidata su tutto il territorio nazionale attraverso i laboratori, dove i cittadini non solo possono prendere parte attivamente, ma possono avere tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Ci auguriamo che con questo incontro FareAmbiente giovani possa diventare un punto di riferimento per tutti i giovani del mondo politico e di per progettare insieme una strategia di intervento volta a tutelare l’ambiente nel rispetto delle generazioni presenti e future”.
Peter L. Geti ha ribadito l’importanza dell’associazionismo come valore aggiunto al mondo della politica italiana in questo delicato periodo storico: “FareAmbiente nasce da un gruppo di docenti universitari e imprenditori che hanno voluto contrastare il diffuso ambientalismo demagogico che per troppi anni ha deturpato, e tutt’oggi causa danni spesso irreversibili nel nome di un’immobilistica tutela dell’ambiente non orientata verso uno sviluppo sostenibile”.
Lo stesso piano energetico nazionale deve essere ripensato alla luce delle sfide che l’Italia si troverà ad affrontare nei prossimi anni, anche alla luce del sistema “Europa 2020” per la riduzione delle emissioni inquinanti e l’aumento della sostenibilità delle attività umane. Fuori da ogni vuota e pericolosa demagogia immobilista è necessario unire le forze e prendere coscienza di quei bisogni spesso disattesi dalle Amministrazioni che non possono ignorare un movimento associativo organizzato e ricco di professionalità e competenze, che si impone con estrema concretezza quale intermediario qualificato tra P.A. e cittadini, recependone le istanze e partecipando ai procedimenti amministrativi e giudiziari per la tutela di un bene collettivo e trasversale.
Ha concluso il dibattito E. Buffolano, Ass. Modavi onlus, ricordando quanto il volontariato italiano rappresenti un pilastro solido fondamentale per la politica del nostro Paese.

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