HomeIn primo pianoThis Machine Kill The Fascists. Intervista con Francesco Bearzatti

This Machine Kill The Fascists. Intervista con Francesco Bearzatti

di Marina Capasso
In uscita oggi il nuovo disco con il quale Francesco Bearzatti torna a raccontare pezzi di storia e di storie  vissute. ‘This Machine Kills Fascists’, esce per CAM Jazz ed è distribuito da Goodfellas. untitledRealizzato con il Tinissima Quartet, Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno De Rossi alla batteria è totalmente dedicato alla figura di Woody Guthrie, uno dei più grandi cantautori americani che con la sua musica ha raccontato l’America della Great Depression, delle lotte e delle speranze. Il disco riattraversa il sentire di quel periodo attraverso delicati ritmi blues e brani più concitati con i quali Francesco riesce a risucchiarci in tempi ormai lontani, ma sotto molti aspetti ancora attuali.
Vorrei che mi raccontassi questo disco attraverso le emozioni e vissuti ad esso legati
«Ho potuto conoscere meglio e approfondire la figura di Woody Guthrie grazie ad un libro che mi è stato regalato da mia sorella Alessandra. Il libro si chiama ‘Una Casa di Terra’ ed ha dato il la a tutta una serie di letture e ricerche sulla figura TMKF-300x300di Woody che mi hanno molto emozionato e al tempo stesso eccitato. Ho sentito un brivido percorrere dentro me e ho capito subito che il nuovo lavoro del Tinissima 4tet sarebbe stato incentrato su di lui. Sono rimasto posseduto per due mesi in maniera prepotente dalla sua figura e la musica è sgorgata fuori naturalmente. E’ stato bellissimo per me!».
Quali sono le motivazioni che ti hanno portato a scegliere Guthrie e in che modo pensi che possa essere legato ai nostri tempi?
«Le motivazioni sono sempre le stesse, sono affascinato dalle persone che si battono, anima e corpo per degli ideali di giustizia e si danno agli altri in maniera totale. Alcuni di loro però, mi toccano in maniera particolare (vedi Tina Modotti, Malcolm X) e mi fanno vibrare più intensamente fino a raccontare la loro vita in musica. Con i tempi che corrono, parlare di certe figure può servire da esempio, almeno lo spero».
Quale tra gli 11 è il brano che hai preferito e perché?tinissima quartet
«Okemah, è il tema principale della suite ed è quello che è uscito per primo, magico e spontaneo».
Domanda di rito. Quali progetti hai per il futuro?
«Girare con questo disco il più possibile e continuare a crescere, imparare, scrivere e improvvisare».

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari