HomeEcologia del vivereIl Centro Internazionale del Libro Parlato: quando la voce diviene luce nel...

Il Centro Internazionale del Libro Parlato: quando la voce diviene luce nel buio

Di Marzia Santella presidente CILP Luisa Alchini e lo scultore Felice Tagliaferri alla consegna della riproduzione tattile del volto della sacra Sindone
Gli occhi sono ciechi bisogna cercare con il cuore” così scriveva Antoine di Saint-Exupéry nel “Piccolo Principe” e, straordinariamente, oggi quello stesso messaggio si trasmette dal bassorilievo del volto della Sacra Sindone che il CILP, Centro Internazionale del Libro Parlato, ha donato a Papa Francesco durante l’udienza del 14 ottobre. Il bassorilievo permette di capire, emozionare e penetrare ancor di più questo sguardo che non cerca gli occhi, ma il cuore. Esiste un’osmosi tra il mondo di chi non vede e di chi vede anche se spesso non ne siamo consapevoli. Capita di pensare come si potrebbe affrontare il mondo al buio, affidandosi agli altri sensi prestando attenzione ad un tocco, ad un silenzio, alla voce. Gualtiero Munerol, a Feltre (BL) oltre 30 anni, fa ebbe l’idea di creare i libri parlati per permettere ai non vedenti di avvicinarsi alla lettura, allo studio, porgendo una luce nel buio di tante giornate. Nel 1983 nacque il Centro Internazionale del Libro Parlato, oggi associazione Onlus che conta oltre 1700 utenti, centri di coordinamento in tutta Italia e Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre, BLproduce 1000 audio libri l’anno grazie al lavoro eccellente di 300 donatori di voce. A catalogo oltre 104 mila ore di ascolto, 9mila audio libri. Numeri importanti che ben raccontano l’impegno e la dedizione di tante persone che prestano un servizio prezioso a tutte le persone che non hanno autonomia visiva, ma non solo. Nel 2015 il CILP ha raccolto nuova energia e determinazione, il prezioso lavoro del fondatore Munerol posto come base per arrivare oltre, per affrontare nuove sfide e programmare un futuro in cui l’associazione diviene un fondamentale punto di riferimento.
Uno sguardo al passato per mostrare ciò che è stato, creando una mostra permanente nel Centro in cui ci saranno testimonianze, gli strumenti che si sono susseguiti per creare i libri parlati: dalle bobine agli MP3.Un un museo in cui si potranno riascoltare i donatori di voce che nel tempo sono divenuti compagni di vita di migliaia di persone. Verranno esposte anche le riproduzioni tattili delle opere pittoriche realizzate negli ultimi dieci anni.
Uno sguardo al futuro attraverso il coinvolgimento con le altre associazioni ed istituzioni per creare una rete a servizio degli utenti.
Il futuro è già iniziato ad aprile grazie ad un nuovo direttivo presieduto da Luisa Alchini, vice presidente Mauro Piani, Arturo Buzzat, Valter Gerbi ed Eros Zecchin.
Il presidente, Luisa Alchini determinata, solare ed entusiasta ha raccontato:
Anni fa mi sono proposta al Centro del Libro Parlato come donatrice di voce e mai avrei pensato che ne sarei divenuta il presidente. Il direttivo è composto da persone preparate e determinate a dare un nuovo corso all’associazione. Prepariamo i donatori di voce con i corsi per elevare lo standard delle prestazioni perché il nostro non è semplice aiuto, ma è un servizio e va svolto nel migliore dei modi. Tra le molteplici attività che vogliamo realizzare abbiamo voluto fortemente creare un’esperienza di gruppo e portare la riproduzione tattile a Papa Francesco, accompagnato dal audiolibro dell’ultima enciclica “Laudato Sì”. Testimonial d’eccezione per donare il bassorilievo lo scultore Felice Tagliaferri già impegnato in laboratori presso i Musei Vaticani e presso l’ Accademia delle Belle Arti di Roma e il Maestro di pianoforte Luciano Lanfranchi entrambi non vedenti. Si è trattato di un modo emozionante ed indimenticabile per unire oltre 50 persone a rappresentare la nostra realtà perché siamo consapevoli che solo insieme si raggiungono gli scopi importanti. Significativo per il nuovo corso del CILP la partecipazione, a novembre, alla presentazione di un nuovo brevetto realizzato dall’Università di Catania che si avvarrà di alcuni dei nostri donatori di voce”. Papa Francesco
 
Durante l’Udienza, nella Sala Nervi, in Vaticano, il presidente Luisa Alchini e l’artista non vedente e testimonial Felice Tagliaferri hanno consegnato i doni.
Esiste davvero un confine tra normo vedenti e non vedenti? Esiste, invece, la necessità di comunicare con il cuore: consapevoli che la prospettiva che accompagna chi, nonostante indicibili sofferenze e difficoltà, vive pienamente è considerare sempre ciò che si ha, non ciò che manca.

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari