di Annalisa Sofia Parente
Giovedì 26 gennaio, alle ore 20, si terrà a Roma, nella splendida cornice del Museo Centrale Montemartini in via Ostiense 106, la seconda edizione di Roma New Generation, evento ideato da Fashion in Town e Toni&Guy e promosso da Roma Capitale, Commissione Assembleare Permanente XII – Turismo e Moda, con il patrocinio della Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e di Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico/Sovrintendenza ai Beni Culturali. Trattasi di un evento Stargate, una porta e un ponte ideale in cui passato, presente e futuro si incontrano dando vita a nuove contaminazioni artistiche attraverso il confronto e la sfida di effervescenti e vulcanici designers che porteranno in passerella le loro collezioni p/e 2012.
La scelta della Centrale Meomartini come suggestiva e storica location dove proporre un design vigorosamente moderno, non è stata determinata da un intento di rottura con i retaggi della tradizione, bensì dal desiderio di ricostruire un fil rouge che si svolga dallo ieri all’oggi nella coerenza di un’intrinseca straordinarietà.
Ma cos’è davvero Roma New Generation? Esso è innanzitutto un evento di moda. ‘Ce ne sono molti’, direte. Eppure in questo è racchiusa l’anima di chi ha voglia di guardare oltre l’autorità dei grandi nomi e l’assuefazione dalle grandi firme per scorgere un universo di talento che freme anche solo nell’essere esplorato.
Sette sono gli stilisti che parteciperanno alla sfilata: Rossorame, Lemuria, Così Nero Quasi Blue, CrisBerry, Jodiel, Garnet Heart e Chiarad.
Rossorame è il brand di Bruno Simeone che presenterà una collezione dedicata al coraggio di voltare sempre pagina, lasciando esplodere la fantasia e la joi de vivre per generare mille nuove stelle danzanti attraverso volumi ricercati e preziosi di estreme eleganza e femminilità.
Così Nero Quasi Blue di Federica Martin Wedard, è un brand di demicouture (a metà strada tra l’alta moda e il prêt-à-porter) e rappresenta un vero inno all’ecosostenibilità e all’ethical fashion. I tessuti utilizzati sono tutti di origine naturale come il biosatin di cotone biologico, la canapa misto seta, le lane biologiche e un particolare tipo di jersey ottenuto dall’unione di fibre al crabion e chitosano. Nuovi volumi e massima flessibilità sono la cifra stilistica di un brand green-oriented pensato per una donna dall’allure iperfemminile e sofisticata che ama esibire dettagli importanti, anche minimal, purchè chic.
Cristel e Romina Carrisi, danno vita a CrisBerry, un brand dall’anima cosmopolita, eclettica e femminile. In passerella porteranno la freschezza e la leggerezza delle coste californiane e pugliesi dove le due designer hanno trascorso le loro estati. Molto originali le stampe su seta e lycra di motivi ispirati ai cartoon degli anni Ottanta, ai libri di Roald Dahl, ai negozi vintage di musica a Hollywood e a qualsiasi cosa le faccia sorridere.
Con Lemuria sfila in passerella il brand del libero arbitrio: prototipi originali e sperimentali in grado di trasformarsi intorno al corpo, creando molteplici forme-modelli, ognuna differente dall’altra, stimolando la creatività di chi li indossa e trasformando le fashion victim in fashion maker. L’abito, secondo la designer Susanna Gioia, nasce non solo basandosi su trend e glamour, ma soprattutto in funzione del suo effettivo comfort e di un fitting metamorfico che permette di trarre tanti abiti diversi da un unico capo.
Quella di Chiarad è una collezione beachwear preziosa, dalle calde nuance ispirate all’Egitto, terra affascinante e misteriosa, con la sua luce calda e il blu profondo del suo mare. In passerella il presente e il passato di una terra quasi metafisica si incontreranno in una collezione trait d’union dove la seduzione e l’amore per preziosi ricami e dettagli deluxe delineano la silhouette di una donna assolutamente glam e consapevole della sua femminilità.
Il brand Garnet Heart proporrà tessuti scivolati e silhouette iperfemminili pensati per una donna super glam che ama sedurre e farsi sedurre: dettagli strong, di grande impatto visivo, volumi inediti, tagli avantgarde e sapienti drappeggi che fasciano il corpo con interessanti effetti couture.
Le creazioni di Jodiel sono pensate, invece, per una donna cosmopolita la cui casa è il mondo intero. Una donna libera e consapevole di se, che ama viaggiare e farsi notare grazie ad accessori che riflettono una grande personalità e un amore incondizionato per tutto ciò che il mondo sa offrire di bello a chi sa guardarlo con occhi sempre innamorati.
Il numero dei designers non è affatto casuale: per gli organizzatori dell’evento, Fashion in Town e Tony&Guy, il 7 rappresenta un numero simbolico e magico che quantifica le virtù e i peccati capitali, i chakra, le note musicali, i cieli dell’antichità (ciascuno corrispondente ad un pianeta: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno), i veli della danza di Salomè le stelle più luminose delle costellazioni dell’Orsa maggiore e dell’Orsa minore.
Che dire? Quando l’esoterismo, l’innovazione, la tradizione (non nostalgica) e la creatività s’incontrano, lasciano presagire un evento–avvenimento che possa scuotere il ritmo regolare di una città troppo simile a se stessa che fatica a sganciarsi da una rassicurante ovvietà.
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