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Prorogata la mostra “Il Rinascimento a Roma. Nel segno di Michelangelo e Raffaello”

di Stefania Taruffi
Invitiamo i lettori a visitare la bellissima mostra “Il Rinascimento a Roma, nel segno di Michelangelo e Raffaello” presso la Fondazione Roma- Palazzo Sciarra di Roma, che si protrarrà fino al 18 marzo 2012.
Promossa dalla Fondazione Roma, l’esposizione è organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei con Arthemisia Group, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma.
Afferma il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Roma: “L’esposizione Il Rinascimento a Roma. Nel segno di Michelangelo e Raffaello s’inserisce in un progetto di più ampio respiro che vede la Fondazione Roma coinvolta in prima linea nello sviluppo culturale della città e del suo territorio, impegno reso manifesto dalle molteplici attività da essa promosse, ultima delle quali questa importante esposizione che mira a raccontare uno dei momenti più alti della storia artistica della Città Eterna. La Città dei Papi nel Cinquecento ha rappresentato un fondamentale luogo d’incontro, d’ispirazione e di scambio per artisti provenienti da realtà culturali diverse tra loro, rendendo più evidente il ruolo della cultura quale linguaggio universale capace di superare i meri confini geografici e coniugare esperienze artistiche differenti. È in tale contesto che si muove il progetto interculturale della Fondazione Roma che nel corso degli anni ha inteso diffondere e valorizzare la nostra storia in rapporto con le altre forme e manifestazioni artistiche, fermamente convinta del valore dell’Arte e della Cultura quali linguaggi universali capaci di infrangere i confini e superare le diversità. In questa prospettiva s’inseriscono le mostre ospitate nel corso degli anni negli spazi espositivi del Museo Fondazione Roma che dalla lontana Cina con l’esposizione dedicata alla figura dell’Imperatore Qianlong, ha volto poi lo sguardo nuovamente a oriente presentando il Mondo della Natura dell’artista Okiyoe Hiroshinge e che prosegue il suo percorso dedicando, nella prossima stagione, due importanti esposizioni all’Impero Indiano di Akbar (XVI-XVII sec.) e alla dinastia dei sasanidi in Iran (IV-VII sec.)”. “Dopo il successo delle precedenti mostre dedicate al Quattrocento e al Settecento – prosegue il Presidente – questa volta a essere protagonista è il Cinquecento romano, l’epoca aurea del Rinascimento. Un’era memorabile nella storia dell’arte e della cultura, in cui il mecenatismo di papi lungimiranti, come Giulio II della Rovere, Leone X de’ Medici e Paolo III Farnese attira in città maestri come Michelangelo e Raffaello. La mostra non si limita a indagare gli aspetti artistici di questa straordinaria epoca, ma, come le due esposizioni citate, si propone di offrire al visitatore la comprensione di un clima culturale in senso ampio.  Inoltre, all’interno dell’ambizioso progetto espositivo la Fondazione ha deciso di sostenere il restauro d’importanti capolavori di questa stagione artistica”.
“Si tratta dunque di una mostra – conclude il Presidente Emanuele – che ribadisce l’impegno istituzionale della Fondazione Roma per la città di Roma e in senso più ampio per la tutela e la valorizzazione dell’Arte e della Cultura”.
Questa volta l’esposizione, a cura di Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli, illustra l’arte nel Cinquecento della Città eterna, dall’alto Rinascimento della Roma di papa Giulio II e Leone X – e dei due massimi artisti, Michelangelo e Raffaello – fino all’arte dei decenni successivi che, sostanziata di cultura umanistica, declina verso un’astrazione della forma più elegante e decorativa per arrivare all’epoca della morte di Michelangelo (1564) profondamente condizionata da una nuova e coinvolgente religiosità.
L’evento riunisce opere d’arte nell’intento di raccontare un’epoca ricca di vicende politiche e religiose in tutta Europa, che si ripercossero sulla Città eterna, spesso anche in maniera devastante.
Questo ricco momento storico del ‘500 romano prese avvio dal pontificato di Giulio II (1503-1513) per arrivare al 1564, anno della morte di Michelangelo, che seguì di poco la conclusione del Concilio di Trento nel 1563. Tale data suggellò un’epoca aprendone contemporaneamente un’altra all’insegna di quella Controriforma che, reagendo alla Riforma protestante, portò a un radicale mutamento del clima sociale, culturale e artistico in tutto il Vecchio Continente.
Il fortunato avvicendarsi al soglio pontificio d’illustri e grandi mecenati quali Giulio II della Rovere, Leone X e Clemente VII de’ Medici, Paolo III Farnese e la concomitante presenza a Roma di Michelangelo e Raffaello furono la spinta propulsiva del secolo: uno tra i più fiorenti di tutta la Storia dell’arte.
Per illustrarlo è stato selezionato un nucleo straordinario di oltre 180 opere, tra sculture, dipinti, disegni, incisioni e medaglie provenienti da importanti istituzioni museali italiane e straniere, tra cui, oltre ai maggiori Musei romani, i Musei Vaticani, la Galleria degli Uffizi, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, la Pinacoteca Nazionale di Capodimonte di Napoli, e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l’Hermitage di San Pietroburgo, l’Albertina Museum di Vienna, e la già citata Royal Library di Londra.
Per introdurre il visitatore nel clima suggestivo del Rinascimento a Roma sono esposti capolavori di Raffaello, quali l’Autoritratto e il Ritratto di Fedra Inghirami, e di Michelangelo, quale l’ Apollo-Davide proveniente dal Museo Nazionale del Bargello, oltre a numerose opere d’arte di artisti coevi, come Sebastiano del Piombo e Francesco Salviati.

Statua di Afrodite (117-138 d.C.)

Capolavori antichi come la Statua di Afrodite accovacciata di Palazzo Altemps e il Dioniso ed Eros del Museo Archeologico di Napoli, che apparteneva alla collezione Farnese, dialogano con opere moderne a testimoniare quanto l’antico favorì la radice vitale del momento artistico cinquecentesco, divenendo fonte d’ispirazione per alcuni e di emulazione per altri: in mostra la copia del Lacoonte di Pietro da Barga dal Museo del Bargello, oltre allo splendido disegno del Pantheon realizzato da Raffaello come studio.
Il momento storico e la concomitante parabola artistica furono però minati dalla tragedia del Sacco di Roma che vide nel 1527 la città messa a ferro e fuoco dalle truppe imperiali di Carlo V. Quale rappresentazione del tragico episodio, in mostra sono esposte due opere di Sebastiano del Piombo – Ritratto di Clemente VII – raffiguranti il papa seduto sul soglio pontificio al tempo del Sacco: l’opera del 1526 raffigura Clemente VII glabro, mentre quella del 1527 lo ritrae con la barba. Le opere a confronto sono esaustive di un’epoca caratterizzata da una profonda angoscia.
La rinascita della città dopo il 1530 coincise con il papato di Paolo III Farnese, colui che commissionò a Michelangelo la decorazione della parete di fondo della Cappella Sistina. In mostra una grande tavola di Marcello Venusti che copia il Giudizio Universale, rendendo omaggio al grande affresco, tra i capolavori indiscussi di tutta la Storia dell’arte.
La ricchezza artistica dell’epoca è altresì documentata dal compimento della straordinaria impresa architettonica del rifacimento della Basilica di San Pietro, di cui in mostra sono presenti i modelli lignei che illustrano anche l’originario progetto con le due torri campanarie.
Esposte anche opere di Perin del Vaga, Daniele da Volterra, Jacopino del Conte, Taddeo Zuccari e Federico Zuccari, Girolamo Muziano e Marcello Venusti.
Loggia di Amore e Psiche

Novità assoluta è la suggestiva ricostruzione virtuale in 3D della meravigliosa Loggia di Amore e Psiche della Farnesina, l¹antica Villa voluta da Agostino Chigi a Porta Settimiana e affrescata dalla scuola di Raffaello, nonché della volta della Cappella Sistina e del “Giudizio” di Michelangelo riprodotte in mostra grazie alla tecnologia ENEA, ovvero alla tecnica laser dell’ITR100 inventato da Giorgio Fornetti e dal suo staff.
La Fondazione Roma Arte-Musei, in breve “Musarte”, nasce per rendere più strutturata l’attività svolta nel campo della cultura dal Museo della Fondazione Roma, che dal 1999 a oggi ha realizzato oltre 35 esposizioni temporanee, in collaborazione con i più prestigiosi musei italiani e stranieri ed è presente a Roma con i due spazi espositivi prospicienti di Palazzo Sciarra e Palazzo Cipolla – lungo la centrale Via del Corso – offrendo mostre dedicate rispettivamente all’arte classica e a quella contemporanea.
Il Rinascimento a Roma. Nel segno di Michelangelo e Raffaello – Fino al 12 febbraio –
Palazzo Sciarra- Roma
Via Marco Minghetti, 22

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