di Stefania Taruffi
Il tatto è il senso che più stabilisce una relazione, l’intimità, la confidenza, la comunione. Nel contatto sentiamo qualcosa dentro di noi, nel nostro corpo e acquisiamo la conoscenza più intima delle cose. La massima espressione di questa percezione sensoriale si ha a occhi chiusi, quando le palpebre, schermo naturale dell’universo, ci proiettano in una dimensione totalmente incorporea. E noi, attraverso il meraviglioso strumento delle mani e del corpo, ristabiliamo il perfetto equilibrio tra la percezione della materia e la sua effettiva consistenza. Con le mani si esplora e inizia un lungo viaggio di conoscenza. I polpastrelli delle dita procedono lentamente innescando una sorta di scansione minuziosa. Toccano, sfiorano, palpano, facendoci conoscere la solidità, la fluidità, la levigatezza del reale, la sua profondità, la sua forma. Ci fanno scoprire le sensazioni che passano dalla pelle, fino agli strati più profondi del corpo per incontrarsi con ciò che abbiamo dentro. La pelle è il filtro tra l’accensione del contatto e il suo lungo viaggio dentro di noi. Il bambino s’identifica con le esperienze tattili che fa nei primi mesi di vita. Le sue esperienze al contatto con il corpo della madre, poi con il padre, costituiscono il suo primo e fondamentale mezzo di comunicazione, il suo primo modo di dare e ricevere amore. Perché toccare, non è altro che far passare l’amore attraverso la pelle. Significa entrare in contatto diretto con la sfera delle cose reali, con la natura e le sue molteplici forme che provocano sensazioni dalle mille sfumature. Toccare un figlio, la persona amata, andare a piedi nudi sulla terra, toccare l’acqua, immergersi, raccogliere un frutto, sfiorare gli elementi, accarezzare il vento, baciare una guancia, abbracciare un corpo, entrare in esso, toccare un libro, tenere in mano una moneta. Toccare è un po’ come possedere una cosa, una persona, un bene. Entrare in confidenza. In questo mondo così intangibile, il tatto è l’unico senso che ci mette in diretta comunicazione con la vita e tutto ciò che essa contiene. Toccare per credere.
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