di Stefania Taruffi
A Roma è di nuovo di scena Via Margutta, la celebre strada degli artisti e di chi crede in loro, come Tina e Claudio Vannini, il cui notissimo ristorante vegetariano è da oltre trent’anni meta di tutti i vegetariani convinti, o quelli che vogliono esserlo solo per una sera, godendosi uno spettacolo d’arte e, magari, impegnarsi anche nel sociale. Questa volta l’evento è stato duplice: il fotografo Antonio Ciaramella ha presentato ieri la sua mostra fotografica (In)-Naturalis, ispirata all’incastro tra corpo umano e natura e con l’occasione, è stato anche festeggiato il compleanno del press agent romano Emilio Sturla Furnò.
Centinaia le adesioni che mandano in tilt nell’arco di pochissimi istanti la strada degli artisti, che per alcune ore ha addirittura battuto il flusso della parallela e caotica Via del Corso. “Perché oggi le tradizionali feste di compleanno” – afferma il festeggiato – “necessitano, anche loro, di un’idea nuova per distinguersi dai tanti eventi che affollano la Capitale”. Si è lanciata, così, la nuova moda di regalarsi una mostra d’arte per celebrare il proprio compleanno.
L’impegno è stato anche sociale, perché la mostra è stata anche l’occasione per presentare un calendario di nuotatori italiani, messo in vendita per raccogliere fondi per la L.I.L.A.
Ventinove gli scatti esposti, una selezione d’immagini che raccontano storie di uomini in bilico tra libertà e prigionia. “Già il nome della mostra (In) Naturalis” spiega l’artista “fa riferimento al modo di vivere ‘innaturale’ della maggior parte delle persone, che non riesce più a essere se stessa, a trovare un’armonia con l’ambiente che le circonda, restando costretta in prigioni e schemi, sia fisici sia mentali, che ne limitano la libertà”.
Gli scatti sono un trionfo dell’uomo in simbiosi con gli elementi naturali, fino a diventare un tutt’uno, un incastro perfetto tra corpi umani ed elementi naturali, laddove la natura ora protegge, ora nasconde, ma trionfa sempre. L’uomo si fa roccia, acqua, vento, si lascia stringere da foglie e giunchi, si abbandona nel sonno sicuro di un nido come un uccello. Bellissima la descrizione di Olivier di Gianni, che ha collaborato all’organizzazione: “ La Natura confonde, camuffa, protegge, trasforma. Rifugio dell’uomo, sintesi degli elementi, è la speranza della nuova dimensione, libera da ogni catena morale, approdo per gli innamorati delusi e vinti. Roccia che fortifica, aria per spiccare il volo, acqua che lenisce, terra che sostiene e fuoco che diventa. Non più radici che attanagliano l’animo e tengono immobile la creatura umana, è ora di diventare ed essere ogni volta, perché (In)-Naturalis”.
Tra i primi ad arrivare all’inaugurazione ci sono gli On. Paola Concia e Alfonso Pecoraro Scanio, il critico d’arte Angelo Bucarelli e lo sceneggiatore Ivan Cotroneo. A seguire un’interminabile processione di ospiti: Maria Rosaria Omaggio – di rientro dalle prove dello spettacolo “Omaggio a Voi” per i suoi venticique anni di carriera – Valeria Fabrizi con la figlia la pr Giorgia Giacobetti, la spendida Mita Medici, Valentina Ludovini, reduce dal successo del film Benvenuti al Sud con Claudio Bisio. Si riconoscono Roberta Beta, Adriana Russo, Vincenzo Bocciarelli in compagnia della cantante Alma Manera, Janet De Nardis, Alex Partexano, Metis Di Meo, Maria Monsè, Lilian Ramos, Giuseppe Schisano, l’etoile Giuseppe Picone, e noti volti di giornalisti della tv: Stefania Giacomini del Tg3 Lazio, Leonardo Metalli del Tg1, Franco Fatone del Tg2.
Si avvicendano piatti rigorosamente vegetariani sulle note di Bacharach al pianobar; si offre per una suggestiva performance dal vivo per il vernissage/genetliaco la cantante Sofia dello scorso X-Factor.
E ancora tra le sale del locale di Via Margutta si vedono i giornalisti Antonella Piperno e Piero Valesio – che stanno preparando il sequel del loro libro dedicato alla coppia – la presidente del sindacato dei giornalisti del cinema Laura Delli Colli di ritorno da Parigi, l’autore televisivo Nino Spirlì, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli.
Nel difficile panorama culturale di questo periodo, fa piacere vedere che i giovani talenti abbiano un’occasione per proporsi e farsi conoscere, affinché l’arte, quella autentica come quella esposta da Antonio Ciaramella, proponga nuovi modelli culturali che aiutino a ritrovare il senso dell’uomo nella natura e allo stesso tempo promuovano la Bellezza, di cui l’arte è portatrice. Brindisi finale e torta gigante alla panna recante un dolce messaggio al cioccolato: Auguri Emilio!
RistorArte Il Margutta – Roma fino al 5 novembre
Foto: Luigi Giordani