di Marzia Santella.
Tra le molteplici prospettive suscitate dal tema di Expo 2015: “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” si è aperta oggi a Milano, nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, la mostra “Il Mio Pianeta Dallo Spazio- Fragilità e Bellezza. L’esposizione, che proseguirà fino al 10 gennaio 2016, è un viaggio che conduce attraverso immagini satellitari e videoinstallazioni nei luoghi più belli e remoti della Terra. Il progetto espositivo, promosso e organizzato dall’Agenzia Spaziale Europea, ESA, in collaborazione con L’Agenzia Spaziale Italiana, ASI, la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea e la Commissione Europea, è stato presentato dall’astronauta Luca Parmitano, Simonetta Cheli di ESA e Roberto Battiston presidente di ASI, Viviana Panaccia curatrice della mostra. Il percorso espositivo è diviso in quattro aree tematiche: ghiacci e acqua, foreste, agricoltura e città per richiamare l’interesse del pubblico con una particolare attenzione sui giovani, per sensibilizzarli a uno stile di vita eco-sostenibile e a un utilizzo più consapevole delle risorse naturali.
Le regioni polari sono ritenute le più sensibili ai cambiamenti climatici e migliori sensori per il monitoraggio della salute del pianeta, monitorati dai satelliti. Immagini satellitari documentano anche i processi di deforestazione e la conversione delle foreste in terreni agricoli. L’agricoltura è fondamentale per nutrire il pianeta ma può far fronte alle necessità di una popolazione in continuo aumento solo se essa è sostenibile. Nelle aree metropolitane, oggi oltre 30 superano i 10 milioni di abitanti ciascuna, la crescita demografica e lo spostamento di masse di persone dalle zone rurali necessitano di un monitoraggio affinché il processo avvenga su una base sostenibile tale da non influenzare la qualità della vita e la sicurezza degli abitanti. I dati ad alta risoluzione forniti dai satelliti sono importanti per la pianificazione e lo sviluppo sostenibile delle aree urbane.
Immagini di rara bellezza mostrano la Terra nei suoi più accesi contrasti che invitano a riflettere sulla fragilità del nostro pianeta minacciato dal cambiamento climatico e su come i satelliti possano contribuire a gestirne gli effetti. Nel percorso della mostra, collocata al 1°piano in uno spazio attiguo all’esposizione permanente dedicata allo Spazio e all’Astronomia curata da Giovanni Caprara, risulta evidente il cambiamento, a tratti drammatico del pianeta, in cui si sciolgono i ghiacciai, si innalzano gli oceani, le foreste pluviali sono minacciate dalla deforestazione, è evidente l’inaridimento delle terre coltivate e l’incontrollato sviluppo delle megalopoli.
Il Direttore Generale del Museo Fiorenzo Galli ha dichiarato: “Il Museo vede convergere in questa mostra l’attenzione per lo Spazio, testimoniata dalla mostra permanente inaugurata nell’ottobre 2014, che ha tra i suoi capitoli tematici lo studio della Terra vista dallo Spazio con il tema collegato ad Expo 2015. “Nutrire il Pianeta” significa innanzitutto averne cura. Mostrare con queste straordinarie immagini la bellezza e la fragilità della “nostra casa” dà la possibilità di comprendere il valore della gestione delle risorse naturali, dalla protezione dell’ambiente, della tutela delle foreste che ci fanno respirare, della terra da coltivare, della biodiversità, dell’aggressività antropocenica da contenere, per dare un giusto futuro ai nostri figli”. Ospite del Museo, per la prima volta,Volker Liebig, Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra di ESA che è intervenuto dicendo: “Penso che sia una grande opportunità avere un’importante vetrina in questo famoso museo a Milano in occasione dell’Expo. La mostra offrirà al pubblico l’occasione per vedere il nostro bel pianeta con gli occhi dei satelliti e capire quanto questi preziosi strumenti possono contribuire alla sicurezza alimentare e allo studio della Terra”. La mostra presentata al Palazzo delle Esposizioni di Roma lo scorso anno, presenta in questa nuova edizione una focalizzazione su agricoltura, foreste e territorio collegandosi ai temi principali di Expo. Visitare il Museo rappresenta un’esperienza unica per la conoscenza e per arricchire la visita di Milano in un’ottica di salvaguardia del benessere proprio, dell’ umanità e del pianeta che ci ospita.