di Marina Capasso
Mercoledì 18 novembre 2015 la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ha accolto un ospite d’eccezione. Dhafer Youssef, pregiato musicista e cantante di origini tunisine, ha omaggiato Roma con una serata all’insegna di fusioni e contaminazioni tra mondi sonori diversi, spaziando dal jazz alla musica araba di cui ne è emblema. Già dalle prime note l’atmosfera creata è risuonata mistica ed evocativa ed il pubblico completamente rapito. Youssef è un musicista estremamente talentuoso e lo dimostra non solo nel suo estremo dominio dell’oud, considerato “sultano” degli strumenti musicali nel mondo arabo, ma anche nella consapevole padronanza vocale, nata e coltivata nel tempo nelle sale degli Hammam tunisini, che lo rende capace di utilizzare la propria voce per arrivare a percuotere le corde più recondite dell’anima.
Ad accompagnarlo in questo viaggio quasi mistico tre musicisti eccezionalmente talentuosi, Phil Donkin, giovane contrabbassista inglese, Kristjan Randalu pianista e compositore estone e Ferenc Nemeth batterista ungherese. Il quartet ha dimostrato un affiatamento speciale, grazie alla conduzione magistrale e mai predominante dello stesso Youssef che ha saputo enfatizzare e far emergere chiaramente, attraverso assoli meravigliosi e dialoghi fecondi, tutti gli aspetti del talento di ciascuno dei musicisti con cui ha condiviso il palco. Atmosfere ascetiche, ritmi sempre più incalzanti e un pubblico divertito e sognante che appagato aspetta di assistere alla prossima meravigliosa performance.