Il cantautore guru degli indipendenti, simbolo di libertà artistica, torna sul palco in tutta Italia con uno spettacolo completamente nuovo dal titolo “40 ANNI DI MUSICA RIBELLE” a 40 anni dall’uscita di SUGO, il disco del 1976 che lo ha portato al successo e in cui sono contenuti, oltre alla canzone-manifesto “Musica Ribelle”, alcuni tra i brani più rappresentativi della sua carriera, come “La Radio”, “Voglio” e “Oggi ho imparato a volare”.
Grato al suo pubblico per il feeling crescente che si crea ad ogni nuovo spettacolo, Eugenio Finardi proporrà per la prima volta dal vivo l’intera scaletta dell’album SUGO, utilizzando gli arrangiamenti, ove possibile anche gli strumenti originali degli anni 70, e regalando riflessioni inedite sulla nascita dei brani del disco e sul metodo di lavoro in studio, completamente diverso 40 anni fa e oggi.
Ecco le prime date annunciate per il mese di Aprile:
16 aprile CARPI (MO) – TEATRO COMUNALE (info e prevendite http://bit.ly/1RO0t03)
21 aprile AOSTA – MAISON & LOISIR (info e prevendite http://bit.ly/1GLq3ku)
22 aprile MANDELLO DEL LARIO (LC) – TEATRO DE ANDRE’ (info e prevendite http://on.fb.me/1M7xCXS)
23 aprile TRIESTE – TEATRO MIELA (info e prevendite http://bit.ly/1po079c)
24 aprile FINALE EMILIA (MO) – PIAZZA VERDI (154ma Fiera Campionaria di Aprile)
25 aprile MARZABOTTO (BO) – PARCO STORICO DI MONTE SOLE (info: http://bit.ly/1Rms5bV)
Aggiornamenti sull’evento Facebook “40 ANNI DI MUSICA RIBELLE” in tour: http://bit.ly/1UK31Tk
La lavorazione di “Sugo” aveva coinvolto alcuni tra i migliori musicisti italiani, tra cui Walter Calloni, Lucio Fabbri, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani, etc, chiamati a raccolta da Finardi per realizzare, partendo dai brani che aveva scritto, un progetto musicale che prese vita e identità proprio durante le registrazioni: questo a testimonianza di un approccio “libero” forse oggi smarrito e che risultò essere una pietra miliare della musica italiana, grazie alla forza della poetica di Finardi che qui trova la sua prima espressione compiuta, ma anche grazie alla libertà creativa concessa a ciascun musicista coinvolto, in una sperimentazione continua testimoniata dal ritrovamento delle sessions originali.Riportare dal vivo l’intera opera contenuta in SUGO significa far conoscere al pubblico un mondo musicale e umano prezioso: un’iniziativa che non ha nulla dell’ “operazione nostalgia”, e che è mossa invece dall’esigenza di rispondere a domande che oggi come 40 anni fa, aprono un dibattito:
cosa significa fare “musica ribelle”? Chi sono i “ribelli” al giorno d’oggi e nella società civile?
PERCHE’ SUGO?
“Quando Gianni Sassi, fondatore dell’etichetta Cramps e mio discografico di allora, mi chiese il titolo del disco risposi: “SUGO” “Perché?” “Perché amalgama sapori diversi per condire musica italiana”
PERCHE’ MUSICA RIBELLE?
“Volevo che Musica Ribelle fosse un pezzo utile e travolgente. Che trasmettesse tutta la grinta e la potenza del Rock ma con tutte le caratteristiche della musica italiana: tonalità maggiore, melodia accattivante, perfino i mandolini, anche se elettrici e amplificati da un Marshall 200 watt. C’é addirittura un suono di synth suonato da Fariselli che riproduce le basse di una cornamusa sarda!” Eugenio Finardi