Segnala un evento
HomeCultura&SpettacoloProgettare è un atto di consapevolezza

Progettare è un atto di consapevolezza

di Lara Ferrara
L’Architettura sacra, tra le più nobili forme d’arte esistenti, riesce a catturare e a portare ad elevazione la consueta “architettura prototipo”, con il compito di riabbracciare le usanze di tutti i popoli, plasmando e creando forme nuove di forte phatos tra la componente espressiva,umana, sacra e l’ambientale.
Uno degli esponenti di questa arte costruttiva (la voglio definire così), è l’ Architetto Fabio Cova ( Chief Architect della AEC Company GPPROJECT SRL)
Guardando i suoi progetti ho avuto modo di realizzare che le sue idee/creazioni sono chiare e luminose, senza un pizzico di pretese, funzionali.
I suoi edifici sono aperti al paesaggio circostante e avidi di luce e materiali naturali, perfettamente integrati alle risorse energetiche del pianeta in cui viviamo.
Questo il filo conduttore di Cova e del suo team di ingegneri: “Progettare è per noi un atto di consapevolezza e rispetto, sappiamo che stiamo invadendo un pezzo di madre terra e dobbiamo farlo con rispetto e saggezza. Oggi assistiamo ad un risveglio di coscienza collettivo, l’umanità vuole guarire, ha bisogno di liberarsi dei vecchi schemi mentali e sociali e di aprirsi al nuovo. Ma spesso tende a dimenticare che non è soltanto la persona a dover guarire, ma è la Terra intera, l’ambiente.
Sono le acque, l’aria, i prati, le colline, le caverne, le foreste. Ogni luogo, ogni anfratto chiede guarigione.
L’essere umano ha la possibilità di aiutare il proprio ambiente a guarire.
E non soltanto ne ha la possibilità, ma anche il dovere, perché la guarigione dell’umanità passa anche attraverso la guarigione degli ambienti ove l’essere umano dimora.

SCRIVI UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome

- Advertisment -

più popolari