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Secondo Congresso Nazionale MdM: liberare la famiglia separata dai pregiudizi e dalle discriminazioni di genere

Il 6 aprile 2019, a Roma, nella prestigiosa sede di Palazzo Falletti, in via Panisperna, in un momento storico particolarmente significativo e delicato per la Riforma del diritto di famiglia e dell’affido condiviso, si sono svolti il Meeting associativo e il Secondo Congresso Nazionale MdM, Associazione Mantenimento Diretto, Movimento per l’Uguaglianza Genitoriale.
Al mattino il meeting è stato dedicato al confronto sulla vita associativa e sulle proposte progettuali. Il Congresso Nazionale ha visto un’eccezionale partecipazione. Oltre 110 persone accreditate presenti in sala. Una diretta streaming sul gruppo e sulla pagina Facebook di MdM ha permesso di seguire i lavori anche a chi non è riuscito a recarsi presso la sede congressuale. I relatori, massimi esponenti del dibattito in corso nel nostro Paese sul tema della Riforma si sono succeduti in tre sessioni così organizzate: una sessione legale, una sessione scientifica e una sessione socio culturale. I saluti introduttivi sono stati indirizzati a tutti i partecipanti dal Prof. Amedeo Paolucci, docente di filosofia, Presidente Associazione MdM e dall’Avv. Salvatore Dimartino, Vicepresidente Associazione MdM. La sessione legale, a cura dell’Avv. Francesco Tesoro ha visto gli interventi del Dott. Carlo Macale sul tema ”Il pedagogista al servizio della promozione del benessere, una figura professionale per la valorizzazione della bigenitorialità”, del Prof. Arturo Maniaci, con un intervento dal titolo “Legge versus giurisprudenza in materia familiare” e del Prof. Marino Maglietta, “il terzo modo, trasversale, per emendare la legge 54/2006”. La sessione scientifica a cura del Dott. Matteo Bernini è stata svolta grazie agli interventi del Prof. Giovanni Camerini, “Shared custody e benessere del fanciullo, evidenze della letteratura internazionale” e la Prof.ssa Laura Volpini: “Parental alienation, assessment e proposte operative nella consulenza tecnica d’ufficio”. Infine, la sessione socio culturale, a cura della Dott.ssa Paola Grandinetti, ha potuto avvalersi degli interventi dell’avv. Marcello Adriano Mazzola, “alienazione genitoriale e strumenti di tutela” e del Dott. Alessandro Placidi, “Affido condiviso, tra passato, presente e futuro”. I saluti finali sono stati affidati al Prof. Amedeo Paolucci: “La Società Civile chiede di liberare la famiglia separata dai pregiudizi e dalle discriminazioni di genere che oggi la imprigionano, nella consapevolezza che il benessere dei fanciulli deriva dalla libera frequentazione di mamma e papà e cioè dalla massima libertà possibile di accedere alle loro cure che nella famiglia separata coincide esattamente con i tempi paritari. La libertà di frequentare il padre deve avere l’unico limite lì dove inizia la libertà di frequentare la madre.”
È intervenuto, nel corso dei lavori del congresso, anche il Senatore Simone Pillon, primo firmatario del ddl 735 sulla riforma dell’affido condiviso che ha recato la sua testimonianza in merito all’andamento della discussione sulla redazione di un testo di legge unificato riguardante la materia. “La settimana prossima – ha dichiarato Pillon – inizierà la discussione generale dei DDL presso la Commissione giustizia del Senato e noi annunceremo alle opposizione la volontà di aprire il dibattito affinché la legge sia il più possibile equilibrata e condivisa, fermo restando i principi di base su cui la proposta si fonda. Martedì chiederò alle opposizioni di collaborare con noi per realizzare il testo migliore possibile.”

 

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