di Lara Ferrara
Sebbene ancora manchino chiare documentazioni relative alle sue origini, il rito del matrimonio risalirebbe a quattro mila anni fa, al tempo dei Babilonesi, quando questa forma di contratto tra uomo e donna, che ne sancisce la loro unione, era già in voga. Si può infatti dire con assoluta certezza che tutte le popolazioni oggi a noi note, comprese le più primitive, usavano il rito del matrimonio come legame socialmente riconosciuto tra individui o come istituzione universale comune a tutti i popoli e a qualsiasi livello di cultura e sociale.
La parola matrimonio deriva dal latino matrimonium che ha per radice mater (madre). Nell’antica Roma, il matrimonio era un’istituzione fondata sul diritto naturale inteso come unione di due persone finalizzata alla formazione di una famiglia.
Un vincolo sociale non indifferente poiché nella maggioranza dei casi gli viene attribuito un carattere di lunga durata e di stabilità. Altri punti che hanno un carattere di universalità fra i popoli sono: la formazione di una nuova famiglia, il passaggio definitivo di un individuo da un gruppo sociale ad un altro, la prole che appartiene socialmente al gruppo di uno solo dei coniugi.
È però mia intenzione soffermarmi ad una esposizione del concetto di ‘matrimonio” valutandolo dal punto di vista antropologico e dando ad esso anche un significato dal valore socio-psicologico.
Universalmente il rito del matrimonio ripete un valore che coinvolge nel suo celebrarsi significati profondi collettivi.
Un Collettivo che esplica nella sua rappresentazione “transpersonale”, oltre che l’integrazione del maschile con il
femminile, un significato di fertilità e universalità fra i popoli.
Il rito del matrimonio come un rito di integrazione di ciò che è stato disgiunto e ristrutturato a immagine dei genitori primordiali, ma anche l’unione tra culture e genti diverse… Un vero e proprio rituale antropologico.
Questa la mia spiegazione per arrivare ad introdurvi all’UPOGT, ovvero Università Popolare Organizzazione e Gestione Turistica che si richiama ai precedenti storici, alle funzioni ed al ruolo propri delle Università Popolari italiane, fra le quali prime per fondazione quelle di Firenze e di Napoli che sin dalla fine del secolo XIX, svolgevano un compito di promozione socioculturale. Essa si propone di svolgere attività culturali e di formazione nell’ambito del turismo, nel sociale e nello sport, a beneficio di coloro che vogliono apprendere ed aggiornarsi continuamente su gli usi sociali ricorrenti.
Capitanata dal Presidente Gianluca Tedesco, Bianca Trusiani (presidente del Buy Wedding in Italy e vice presidente dell’UpOGT) e Veronica Tasciotti Amati (sinologa, destination wedding planner e Tesoriere dell’UpOGT), la mission della UPOGT è quella di costituire e gestire corsi per l’orientamento Universitario e professionale, corsi di insegnamento teorico-pratico a carattere organizzativo, culturale, scientifico, formativo e informativo, al fine di attuare progetti socioculturali in Italia e all’estero.
Ciò che propone la UPOGT è uno studio comparativo dell’unione tra civiltà diverse, riunite dal rituale del matrimonio organizzando e preparando alle relazioni sociali e alle trasferte, con una vera e propria immersione guidata nella conoscenza degli usi e costumi dei luoghi scelti per svolgere il rituale.
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