L’intervento di Giovanni Assi, consigliere nazionale Unimpresa al lavoro e welfare lunedì 5 agosto 2019 in audizione con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul tema del “Salario minimo”.
L’agenda istituzionale del premier imprime una nuova accelerazione al calendario degli appuntamenti con le parti sociali e le associazioni di categoria, prima delle vacanze estive. Dopo gli incontri preliminari, legati ai temi del turismo e dell’autonomia differenziata, l’appuntamento di lunedì 5 agosto a Palazzo Chigi vede l’atteso confronto sul “salario minimo” nell’ambito del welfare e delle politiche del lavoro.
“Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricordato che «abbiamo definito un percorso condiviso, scandito in tre tappe, che ci permetterà di raccogliere tutte le indicazioni e le istanze, in modo da tenere conto di tutte le realtà produttive e sociali del Paese». La manovra di bilancio autunnale è alle porte: tiene conto dei precari numeri del Mezzogiorno italiano e degli allarmanti indicatori di crescita zero del nostro Paese, che rendono improcrastinabili alcune azioni correttive, tese ad un rilancio del comparto produttivo nazionale” – così sintetizza Giovanni Assi, consigliere nazionale Unimpresa con deleghe al lavoro ed al welfare, che siederà al tavolo tecnico del Governo il prossimo lunedì.
“Un sistema contributivo agevolato che preveda in primis l’abbattimento del cuneo fiscale è il respiro della competitività industriale. Questo obiettivo è il cuore della presenza di Unimpresa, Unione nazionale di Imprese, che mi pregio di rappresentare nella relazione propedeutica come consigliere nazionale, proponendo al tavolo comune alcune efficaci ricette di incentivo alla nostra economia. Tali interventi risultano ancora più necessari alla luce degli ultimi dati Istat, che se da una parte appaiono in prima battuta leggermente incoraggianti, poiché registrano un’ulteriore diminuzione del tasso di disoccupazione (a giugno il dato si attesta al 9,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a maggio, è da considerarsi in calo anche il tasso di senza lavoro tra i più giovani nella fascia d’età 15-24 anni, per i quali la disoccupazione si attesta al 28,1%, anch’essa in calo di 1,5% rispetto a maggio e di 4,6 punti percentuali nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno – si badi ancora ben lontano dai livelli pre-crisi quando il valore era attorno al 19% -); dall’altra parte, però, gli stessi dati Istat fotografano un Paese che continua a non crescere con un PIL le cui stime confermano una sostanziale fase di stagnazione per il quinto trimestre consecutivo in cui la variazione congiunturale si attesta intorno allo zero.
Le linee-guida che avrò l’onere e l’onere di presentare come Unimpresa sono mirate da una parte sicuramente alla tutela dei lavoratori meno protetti, ma, al tempo stesso, dall’altra ad una consistente e stabile riduzione del costo del lavoro per le aziende attraverso la previsione di misure di incentivazione tanto per le nuove assunzioni quanto per il mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso una riduzione del cuneo fiscale e contributivo.
Le indicazioni meramente tecniche, da proporre al tavolo condiviso delle numerose sigle invitate e delle organizzazioni sindacali, sono parte diligente di un disegno comune auspicato dal Governo, che vuole scacciare il minaccioso vento della crisi. Le nuove e sperabili attenzioni rivolte all’insostenibile costo del lavoro ed una decisa rimodulazione delle aliquote fiscali, che possano sostenere i consumi e le entrate tributarie dei prossimi mesi, sono dunque le principali voci di un programma, che in qualità di consigliere nazionale di Unimpresa proporrò alle forze sociali e produttive ammesse al summit di Palazzo Chigi.
Da questi incontri nascerà la nuova manovra, che deve rassicurare i mercati europei e dimostrarsi compatibile con le promesse elettorali.
Il rilancio delle nostre imprese e il conseguente aumento del livello occupazionale giovanile con particolare attenzione ad una crescita del Sud sono il motore che una nuova filosofia fiscale consegna all’Italia di domani”.
Giovanni Assi
*Consigliere nazionale al lavoro e al welfare Unimpresa