François Nédel Atèrre
Noi siamo immersi in un acquario. I pesci
senz’acqua, stanno fuori. Sugli stecchi
sospingono palloni, i ragazzini.
Qualcuno appanna il vetro, il mondo è illeso.
È sopra il muro il memento, per poca
cosa che sia, del giardino di casa:
un pezzo di mosaico. Gli anni buoni,
imparalo, hanno i loro riti. Vanno
per strade torte, nell’acqua dei rivi
schiumosa, per le crepe dei mattoni.
Te li ritrovi coi vestiti nuovi
lungo le scale, a volte sulla porta
socchiusa. Fingono di non vederti.
Faccio fatica a dirlo, non ci sono
se qui misuri le impronte nell’erba
con il tuo passo, e qualche casa, un viale
che stringe e sale, se ne ha voglia. Stanno
ancora qui le sue cose, mi sembra
tra due finestre. Si era fatta magra
in poco tempo, e “come fanno, adesso”
mi ripeteva, “e tutto quel lavoro?”.
Adesso gìrati, muro dei giochi
o cadi, in qualche parte. Sono neri
di fumo i visi, le mani di piombo.
La carne un odore sottile, ogni tanto.
Del tempo in croce conosco la carta
vuota lasciata a terra, i chiodi storti
nel muro, i buchi, qualche ramo secco.
Insetti, a volte, con le zampe all’aria.
L’altro del viaggio è quello che rimane
di luce in fondo agli occhi, la distesa
d’acqua dove si specchiano le rocce
ferme e si fanno gioco delle navi.
Si porta quello che abbiamo. Più avanti
avremo stanze dove fare tardi
François Nédel Atèrre (pseudonimo di Francesco Terracciano) è nato a Napoli, dove vive e lavora, nel 1967.
Collabora con riviste letterarie e partecipa a progetti editoriali, rassegne e seminari; è redattore per il trimestrale di cultura internazionale Menabò e capo-redattore per Inverso-giornale di poesia.
La letteratura, contrappunto alla formazione universitaria e professionale, è costantemente al centro dei suoi interessi: lo studio della poesia europea – del modello italiano, inglese e francese così come delle significative testimonianze russe del Novecento – ha motivato la sua partecipazione a numerose iniziative, mantenendo vivo il contatto con una realtà complessa e in continua evoluzione
Nel 2018 è stato premiato al Concorso Nazionale “Città di Sant’Anastasia XVI Edizione”, ed è risultato finalista al Premio Guida Editori.
Ha pubblicato Mistica del quotidiano, Terra d’Ulivi Edizioni, 2018 – premio per la poesia al Concorso L’Iguana-Anna Maria Ortese nel 2019- e Limite del vero, La Vita Felice Edizioni, 2019 -selezionato al Premio Pagliarani del 2019.
Suoi testi sono stati tradotti in lingua romena e pubblicati sulla rivista di cultura poetica “Poezia” e nell’antologia “Mers pe sub cer” -20 poeti italiani d’oggi- presentata alla Fiera del Libro di Bucarest (2019).
In lingua inglese, i suoi lavori sono stati presentati in manifestazioni patrocinate dalla Dante Alighieri di Copenhagen (2018).
di Antonietta Gnerre