di Stefania Taruffi
La Biblioteca Angelica, nel cuore di Roma, è davvero un luogo dell’anima, oltre ad essere un’importante Biblioteca dal grande valore storico e culturale. Al suo interno, infatti, si trovano più di 200.000 volumi, di cui più di 100.000 editi dal XV al XVIII secolo. Un grandissimo patrimonio che va dalla letteratura alla scienza, dall’esoterismo alla religione. Inoltre libri di viaggio, carte geografiche, libri di medicina. La Biblioteca è anche una location molto affascinante per concerti, presentazioni di libri ed è stata anche lo scenario d’importanti film cult che costituiscono la storia del cinema, dal “Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio de Sica al più recente “Angeli e Demoni” di Ron Howard. Nella Galleria sottostante sono ospitate mostre d’arte. In corso ancora la mostra “Liberintro d’Arte” dello scultore Claudio Perri, lo scultore che scolpisce libri. Nell’ambito della sua mostra Perri, ieri pomeriggio, ha voluto donare ai propri ospiti un delicatissimo concerto di chitarra, che ha avuto la capacità di fermare il tempo per qualche ora, regalando ai presenti un’immersione sensoriale ed emotiva nel passato: l’odore antico dei libri che aleggiava nel salone, la splendida visione dell’imponente struttura e del mobilio antico, le delicate note di una musica dei primi del novecento.
Nel salone Vanvitelliano della Biblioteca si è esibito magistralmente per gli ospiti dello scultore, il chitarrista Domenico Ascione con la partecipazione della chitarrista Anna Nowicka, con musiche di Castelnuovo-Tedesco, Ghedini, Petrassi, Piazzolla, Gnattali. E’ stata offerta un’esperienza duplice, respirando proprio quel colloquio fra le arti di cui il maestro Perri è promotore: in quest’occasione infatti i due artisti, un musicista e uno scultore, si sono scambiate le rispettive opere: il maestro Ascione ha interpretato musicalmente per la prima volta il brano inedito “Liberintro”, scritto per Perri, a lui dedicato, e ha ricevuto dal maestro scultore l’opera “La musica nel Rinascimento”, intagliata per Ascione. Al termine del concerto, il maestro Perri ha accompagnato gli ospiti dagli antichi volumi della Biblioteca Angelica, fra i suoi, di libri, i Liberintro d’Arte. Un’immersione nella contemporaneità, nel futuro del libro, quasi destinato dal web all’estinzione, ma in questo caso, salvato dalla capacità dello scultore a trasformarlo in opera d’arte immortale.