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Niccolò Fabi e le Parole di Lulù

Di Valentino Salvatore
 Erodoto, con tono marziale, scriveva che in tempo di pace sono i figli a seppellire i propri padri, mentre in tempo di guerra sono i padri che devono seppellire i figli. Viene da domandarsi se in fondo la vita di ognuno di noi non possa essere considerata anch’essa una piccola guerra, fatta di conquiste, ritirate, perdite, vittorie e sconfitte.
Niccolò Fabi ha provato a comunicare un frammento del suo dolore ai suoi amici ed estimatori, affidandolo alla propria pagina Facebook, come un messaggio in bottiglia.  “Vi sto per scrivere quello che non avrei mai voluto scrivere”, ha fatto sapere il cantautore, parlando di “un dolore devastante che mi attanaglia la gola”, “conseguenza dell’esperienza più inaccettabile, orrida, ingiusta e innaturale che un essere umano possa vivere”.
Il 2 luglio una meningite fulminante gli portava via la piccola figlia Olivia, di appena due anni. Per chi la conosceva e la amava, Lulù. Un dolore indicibile che lascia solo un abisso di sgomento.   Difficile andare avanti e anche dare un senso al proprio mestiere, adesso. Tant’è che egli stesso non ne fa mistero. “Fino a quando non avrò trovato un modo per trasformare questo dolore e dare un senso costruttivo a questo incubo, il palcoscenico sarà l’ultimo posto in cui desidererò stare, so di poter contare sulla vostra sensibilità e sull’amore che mai come adesso è l’unico strumento che merita di essere suonato… un abbraccio che contiene tutto”.
Inevitabile l’annullamento di alcuni concerti, per elaborare un lutto per una perdita insensata. Saltano le esibizioni nella Villa Ada di Roma, a Succivo, a Nichelino, al Sound Fest e a Porto San Giorgio, anche per promuovere l’uscita dell’ultimo disco Solo un Uomo. Niccolò Fabi che tante sensibilità è riuscito a toccare e a coinvolgere con le sue canzoni non è rimasto solo, ha trovato attorno a sé l’affetto e la vicinanza di tantissimi di quegli amici che hanno intercettato proprio sul social network il suo dolore rispondendo ogni giorno con il desiderio di manifestargli solidarietà ed empatica commozione.‎“Amici…ogni singola parola d’amore o pensiero commosso che abbiamo ricevuto sono stati un appiglio nella caduta e adesso sono una spinta nella risalita, e di questo vi ringraziamo profondamente . Un’onda d’affetto così travolgente che sentiamo su di noi quel privilegio riservato a pochi che è poter scorgere la bellezza nell’orrore. Anche per questo sento la forza e il bisogno di ricominciare. Senza enfasi come sempre giorno dopo giorno, perchè non è risorgere ma semplicemente e meravigliosamente suonare…… quindi vivere…………nicc”  Così   dal 7 agosto è  ripartito il suo tour con un concerto a Sessano del Molise, gli sarà sembrato di salire sul palco quasi per la prima volta. Poi l’idea di organizzare un evento, Parole di Lulù,  per ricordare la piccola in occasione del suo compleanno, ma non solo. Un grande concerto previsto per il pomeriggio di domani 30 agosto,  dalle 15 fino a mezzanotte a Casale sul Treja, tra Roma e Viterbo.
Il concerto diventa anche l’occasione per raccogliere fondi per un progetto pensato da Niccolò Fabi e dalla compagna Shirin Amini, madre di Olivia. Contribuire cioè alla ricostruzione dell’Ospedale Pediatrico di Chiulo in Angola, assieme a Medici con l’Africa CUAMM, che si occupano della cura e dell’assistenza dei bambini. Un fortino di speranza in un paese tra i più poveri, nel quale il tasso di mortalità infantile è il secondo più alto al mondo. La situazione dell’area in cui sorge l’ospedale – la provincia del Kunene – è drammatica e l’impegno profuso assiduamente dai tanti medici presenti permette di ricoverare circa 3000 bambini l’anno, non sempre è sufficiente. La musica sarà ancora una volta veicolo di solidarietà e di speranza. Il cantautore collabora da un anno con l’organizzazione Medici per l’Africa, ma si è sempre mostrato  sensibile  alle sofferenze delle terre africane, già nel 2007 era stato in Sudan, viaggio da cui era nato il documentario Live in Sudan. Poi è stata la volta di Parole che fanno bene, parole e musica dello stesso cantautore e regia di Bruno Nappi, per raccontare un viaggio tra gli ospedali in Uganda.   Tanti gli artisti che hanno risposto all’appello  di Niccolò Fabi e che saranno presenti al concerto a Casale sul Treja.  Si va da Alex Britti a Claudio Baglioni, da Cristina Donà ad Elisa, da Daniele Silvestri a Enrico Ruggeri. Ma anche Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Jovanotti, Luca Barbarossa, Max Gazzè, Paola Turci, Roy Paci, Samuele Bersani, Simone Cristicchi. Ci saranno anche artisti come il batterista Roberto Gatto, la chitarra della Premiata Forneria Marconi Franco Mussida. Musicisti che esplorano diversi generi musicali ma che si incontreranno per questo evento all’insegna della solidarietà, nessuna scaletta, pura improvvisazione. Così come la vita.
Per maggiori info:
www.paroledilulu.it

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