Applausi a scena aperta per la prima al Teatro Parioli per “Sogno di una notte di mezza estate”, di William Shakespeare nella riscrittura di Ruggero Cappuccio e la regia di Claudio Di Palma.
Isa Danieli e Lello Arena si confermano tra i migliori intepreti del teatro italiano. Nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano, Titania e Oberon attivano una drammaturgia di capricci e smanie, in un clima vagamente circense, riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini. I due, come schegge di dei precipitati in terra, continuamente sospesi fra sonno e veglia, inscenano armonie, assecondano discordie, conducono, con estro malaccorto, una regia dei sentimenti umani.
Le loro parole contrappuntano la polifonia dei surreali ospiti del palazzo (pupazzi, elf, musicisti, attori), dettano sintonie tra lirismo e antiche tradizioni narrative, reinventano fascinazioni favolistiche, si fanno poetiche o scurrili a richiamare le alternanze emotive del mondo ispirativo shakespeariano. Tra fedeltà ed irriverenza, tra inglese e napoletano, la scrittura di Cappuccio ricercare ulteriori letture della lingua shakespeariana.